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Cultura

La donna: luce, anima e orgoglio di una società

In occasione della giornata dedicata alle donne vogliamo proporvi una nostra riflessione sull’importanza delle figura femminile nella nostra società.

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“ State molto attenti a far piangere una donna, che poi Dio conta le sue lacrime. La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere calpestata, non dalla testa per essere superiore, ma dal fianco per essere uguale… un po’ più in basso del braccio per essere protetta, e dal lato del cuore per essere amata”. Sono queste parole a dare nella torah la definizione a un essere che ci è stato posto accanto non per essere maltrattato ma per farci compagnia, per alleviare le sofferenze della nostra vita e anzi far nascere dal fango della nostra anima un fiore che dura in eterno : la donna.

Troppo spesso l’uomo ha messo da parte la donna, ha preferito ignorare le sue qualità e il suo cuore ma ricordiamoci che se noi oggi siamo su questa terra è merito di una donna,nostra madre che ha scelto di sua spontanea volontà di portarci nel suo grembo e di amarci per il resto della sua vita. Proprio per questo se esiste in natura la perfezione la donna gli si avvicina molto:”Fragile,opulenta donna, matrice del paradiso. Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata e allora diventi grande come la terra e innalzi il tuo canto d’amore.”

Questo canto d’amore che intende Alda Merini non ha mai fine e accompagna dolcemente la nostra dolorosa esistenza. Ella continua a cantare malgrado troppo spesso l’uomo ha cercato di strappare via le ali a questo essere angelico rendendolo umano come lui e non contento di questo ha cercato di portare via la sua vita credendosi superiore e artefice del suo futuro. Troppe volte questo firmamento diverso giorno dopo giorno opera di un pittore che dipinge su di esso la nostra vita è stato testimone di tutto quello che le donne hanno dovuto soffrire per mano dell’uomo. Nel medioevo come ricorda Benigni le donne erano considerate “streghe da bruciare e ,se andava bene, riposo dei guerrieri”. Ma lp’uomo come ha potuto considerare una figura angelica come la donna una strega? Come ha potuto affogare, bruciare viva, torturare quest’essere meraviglioso che giorno dopo giorno ci fa riflettere, capire i nostri errori e sopratutto ci fa amare questa vita. Alle donne era negata l’istruzione, il voto, la vita pubblica e sociale, insomma la libertà. Ma chi l’aveva deciso che ella doveva fare solo questo? Chi aveva deciso che ella non era in grado di decidere per sé?

Cantiamo un inno alle donne che giocano con i loro pensieri, cantiamo un inno alle donne che hanno gridato aiuto tra le mura tremanti di una casa. Tessiamo le lodi alle donne che hanno saputo guardare lontano, li dove sarebbe sorto il sole. Oggi l’8 marzo del 1917 le donne russe marciarono contro la guerra e il governo dello Zar chiedendo “pane e pace”. Quattro giorni dopo il governo zarista cadde e in Russia le donne ottennero il diritto al voto. Da quel giorno le cose per quest’essere la cui bellezza non si può pretendere di descrivere neanche con le parole di cento poeti perché ancora non sono state inventante quelle parole giuste e sagge che si adattano alla sua persona, quelle parole simili alle parole di conforto che ella grida alla nostra anima quando noi ci sentiamo afflitti. La donna finalmente iniziò ad avere quella parte di gloria che aveva meritato e che non le era stata riconosciuta. Molte infatti sono le scoperte scientifiche che sono avvenute per mano delle donne e di cui l’uomo ha preso il merito.

Basti pensare per esempio a Lise Meitner(1878-1968) la prima donna ad ottenere la cattedra di fisica presso un’università tedesca. Fornì la prima interpretazione esatta della fissione nucleare ma il Nobel fu assegnato solo a Otto Hahn suo assistente con cui aveva lavorato in questo campo. La donna é il narciso più bello nel prato della vita di ogni uomo. Ci hanno sempre insegnato che i fiori non si calpestano, non si strappano ma si colgono amorevolmente e delicatamente poiché tanta bellezza e grazia non sono caratteristiche comuni a tutti gli “arbusti”. Le donne quindi sono “creature” fantastiche e proprio come i fiori non si calpestano anche dignità e onore delle donne non devono essere pestati. Da sempre esse sono soggette a violenze sessuali, psicologiche, fisiche ma anche economiche.

Infatti tornando indietro nel tempo o spostandosi nel mondo orientale di oggi la donna veniva e viene usata e sfruttata, spesso insieme ai bambini, per lavori estenuanti e sottopagati, come se esse fosse inferiore all’uomo. Quest’ ultimo si sente autorizzato a farlo perché pensa di essere più elevato nella scala della vita, la guarda dall’alto verso il basso, si sente figura imponente di fronte ad un’altra inerme. Oriana Fallaci però ci mette sull’attenti e ci ricorda che la donna non è un argomento “particolare” su cui molti, per di più, osano speculare. Ella sosteneva ” Le donne non sono una fauna speciale e non capisco per quale ragione esse debbano costituire, specialmente sui giornali, un argomento a parte: come lo sport, la politica e il bollettino meteorologico”.

Ecco allora diciamo che domani il tempo sarà prevalentemente nuvoloso, con possibili rovesci che, riflettendoci bene non sono altro che lacrime di una donna, versate nel nome di un’uguaglianza desiderata, amata e voluta anche da diversi uomini che differentemente da altri hanno capito l’ importanze di creature fragili, delicate, graziose, belle come sono d’altronde questi “fiori” che abbelliscono il cuore di ogni essere vivente.

Direttore e fondatore del sito, scrivo per dare voce a chi non la può fare arrivare lontano. Viaggio ma di confini non ne ho mai visto uno, credo che esistano solamente nella mente di alcune persone.

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