Politica
Il parere del Senatore Francesco Aracri sulle elezioni amministrative
Attraverso il parere del Senatore Aracri abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcune “lagune” all’interno di Forza Italia e anche quindi la necessità di una ricostruzione del partito.

Cari amici,
nella giornata di oggi abbiamo avuto l’ opportunità di intervistare il Senatore Francesco Aracri che Forza Italia ha deciso di non ricandidare per queste elezioni amministrative. Attraverso il parere del Senatore Aracri abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcune “lagune” all’interno di Forza Italia e anche quindi la necessità di una ricostruzione del partito.
Senatore, come sono andate le elezioni amministrative nazionali e regionali del Lazio per il centrodestra?
-Il centrodestra ha raggiunto il 37/38% quindi come coalizione, in base al giudizio degli italiani, è quella che si è posizionata meglio.
Il dato delle regionali riflette in qualche modo quello delle elezioni nazionali, infatti come sapete il voto complessivo delle liste di centro-destra si aggira intorno al 37%, purtroppo il nostro candidato presidente è stato poi quello che ha registrato meno voti.
Cosa pensa di questi risultati?
-Io penso che visti questi risultati, non è certo il momento dei processi, ma per quanto riguarda Forza Italia, sicuramente occorre un ripensamento della sua linea politica , noi dobbiamo essere chiaramente nel centrodestra, non è possibile una linea politica univoca cioè: patti del nazareno si, no,forse, poi, domani…Non è possibile dire delle cose e poi farne delle altre e per questo nel corso degli anni abbiamo perso milioni di voti.
Ciò significa anche ,ovviamente, un ripensamento complessivo della struttura di Forza Italia ai vari livelli, non è possibile una struttura che ruota intorno ad “amicalità” che di volta in volta si alternano in quelli di Arcore, tutta roba nominata che ha scatenato una guerra birbante per altro portata avanti da personaggi autoreferenziali, che hanno danneggiato sia Berlusconi ,sia il rapporto con il territorio e anche quello con le varie categorie perché è evidente che non c’è stata una selezione della classe dirigente. Alla fine questa non selezione ha anche prodotto che una serie di persone si sono ritrovate non candidate e ,a parte il sottoscritto, andiamo a vedere quanti non sono stati candidati pur non avendo mai tradito,tra l’altro: c’è gente che ha abbandonato Forza Italia , che è tornata , che poi è andata via….Questa cosa naturalmente ha creato anche uno sconcerto nel nostro elettorato perché ovviamente in Italia e nel Lazio c’è gente che sa leggere e scrivere e pensa:” Ma come è possibile voi lavorate , siete presenti e non siete stati candidati?”
Detto questo si evidenzia, senza fare processi ma mettendo in chiaro le cose, che bisogna fare una riflessione seria anche perché abbiamo scadenze importantissime, fra due mesi c’è una tornata amministrativa importante nella nostra regione e in altre regioni, fra un anno ci sono le Europee e a cavallo fra il 2018 e la primavera del 2019 ci sono tre regioni che sono chiamate al voto. Io ritengo che si rivoterà anche nel Lazio. Zingaretti inoltre, secondo me, ha voglia di proporsi non solo come segretario del Pd ma come candidato unico premier del centro-sinistra. Questo fa si che nel giro di un anno si voterà sia per le nazionali che per le regionali. Quest’ultime mi fanno tornare a Forza Italia, dove nel Lazio abbiamo preso il 47% in meno dei voti rispetto alle ultime votazioni. Questo ci riporta al discorso che qui (Forza Italia) dobbiamo ripensare un po’ a tutto, almeno per chi vuole stare, come ho sempre fatto io nel centrodestra. Io non sono mai andato a saltare da una parte all’altra per poi tornare .
Secondo lei è possibile un’alleanza tra Lega e Movimento 5 Stele?
-Non credo proprio, sui titoli principali di politica, economia, clandestini, gestione delle famiglie e aiuto verso quelle più deboli, abbiamo visto che in questi ultimi 5 anni il M5S si è trovato più a braccetto con la sinistra, Pd e con l’odierna Leu , piuttosto che con il centrodestra.
Secondo voi il Pd può cedere i suoi voti alla vostra coalizione in modo che, avendo la maggioranza, andiate al governo?
-Per carità noi ne abbiamo viste di tutti i colori e di tutti i sapori, io rimango come del resto voi a quello che questi signori dicono, per cui non credo che potrebbe accadere una cosa del genere, anche se nel “retropensiero”di qualcuno prima degli exit delle urne c’è stato il pensiero Renzi da una parte e qualcuno del saloncino che sta intorno a Berlusconi , che sapevano perfettamente che al di là di quello che conclamavano al 40% non ci arrivava nessuno , così pensavano:”Andiamo noi a fare il governo insieme con la scusa dell’interesse nazionale per il governo in nome del popolo” però questo disegno è stato “sconfitto” dagli elettori, mi pare evidente vedendo i numeri che abbiamo ottenuto.
In questo contesto capiamo e ci spieghiamo come Renzi in un modo e alcuni in casa Forza Italia abbiano fatto tutta una serie di epurazioni perché sapevano che ,per quanto riguarda Forza Italia, in caso di accordi con il Pd gente come me mai nella vita avrebbe votato una cosa simile come del resto non abbiamo votato “questa schifezza” di legge elettorale e come ci siamo sempre opposti ai patti del Nazareno. Ma questo disegno per fortuna è stato anche’esso sconfitto.
Nella coalizione di centrodestra si era stabilito che chi prendeva più voti andava a fare il premier e secondo lei Salvini è adatto per guidare il nostro Paese?
-Premesso che sono gli elettori nell’ambito del centrodestra che hanno deciso chi doveva arrivare primo e chi dopo, Salvini per quello che vedo e per come lo conosco, placati i fuochi di campagna elettorale credo che sia una persona in grado di governare anche perché a differenza di altri ha una grande capacità di ascolto.
Cosa ne pensa del Senatore Razzi, secondo lei è stato un errore non candidarlo?
-Vi dico quello che ho detto all’amico e collega Razzi: Io capisco non candidare gente come me, noi siamo politicamente esposti per tutte quelle cose che rapidamente ti ho raccontato, noi siamo sempre stati di destra-centro e abbiamo avuto comportamenti conseguenti a questa cosa , non candidare Razzi che ,come lui ha detto, in ogni salsa è uno che se Berlusconi gli dice buttati dalla finestra lui si ci butta. Mi pare che sia stata una cattiveria a prescindere , voglio dire poi alla fine male non faceva.
Lei cosa intende fare ora?
-Intanto io esco da un’elezione regionale, perché nel Lazio appunto si è votato alle regionali dove la comunità, che io rappresento dal ormai lontano 1994, ha espresso il primo e il secondo degli eletti sulla classifica generale di Roma e provincia: il primo degli eletti è Adriano Palozzi, mio amico, la quarta degli eletti a poche centinaia di voti dalla seconda e dal terzo è Laura Cartaginese, altra mia amica e inoltre registro che a Viterbo, dove purtroppo il seggio non è scattato per il centrodestra, il primo degli eletti Sabatini è il ragazzo candidato che ha preso più preferenze di tutti quelli di destra, di sinistra e di centro.
Registro che un altro mio amico in provincia di Latina è il primo degli eletti della Lega perché lì quelli di Forza Italia non lo volevano. Quindi c’è un quadro d’insieme che, malgrado gli effetti della ricostruzione di Forza Italia e gli errori commessi di non candidare alcune persone, i numeri stabiliscono la nostra presenza nel nostro territorio e nella nostra regione. Vedo che fior di parlamentari scaturiti dalle logiche riportate di sopra non hanno prodotto nulla in termini di consenso, alcuni non sono stati proprio eletti altri sono stati eletti perché nella scomposizione del centrodestra ha avuto anche nel Lazio un buon risultato la Lega .
Questo mi riporta al discorso del ripensamento politico ed organizzativo, l’organizzazione in politica mi hanno insegnato che non è un fatto tecnico ma è esso stesso un fatto politico ,dobbiamo quindi ripensare Forza Italia e il centrodestra. Detto questo io sono stato sempre nel centrodestra e da qui non mi muovo!
Dalle parole del disponibile Senatore Aracri possiamo comprendere quindi molti scenari che in un futuro prossimo potrebbero prendere sempre più corpo. Abbiamo compreso le difficoltà che Forza Italia ha trovato sul suo cammino verso il governo, abbiamo capito anche i problemi della destra. Ora tocca a chi di competenza individuarli ed eliminarli in favore di una politica che tende al miglioramento.
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