Mondo
In Messico eletto Il primo presidente di sinistra: Andres Manuel Lopez
Da qualche giorno il Messico ha il suo nuovo Presidente: Andres Manuel Lopez Obrador ed è il primo uomo di sinistra capace di raggiungere la carica più importante del Paese.

Cari amici,
da qualche giorno il Messico ha il suo nuovo Presidente. Il suo nome è Andres Manuel Lopez Obrador e detiene un primato molto importante per la storia del Messico. Egli è infatti il primo uomo di sinistra capace di raggiungere la carica più importante del Paese. L’affluenza alle urne è stata fra il 62,9 ed il 63,8% degli aventi diritto.
Punto forte della sua politica sono stati i giovani, i quali successivamente secondo alcune stime gli avrebbero portato una larga percentuale di voti spingendolo quindi alla vittoria finale. Si calcola infatti che gli elettori compresi nella fascia di età tra 18 e i 29 anni sono 25 milioni, cioè il 29,2% del totale. Lo stesso Obrador ha trionfato con il Movimento “Morena” dopo le delusioni delle precedenti elezioni. Si può sicuramente dire che anche in Messico hanno ottenuto la vittoria i populisti.
Ma cosa ha portato i cittadini a fare questa scelta? La risposta va a toccare argomenti critici per il Messico, quali ad esempio la corruzione, la criminalità e l’ operato non eccellente del precedente Capo di Stato. Meade, uno dei candidati più “famosi” è poi arrivato terzo in queste elezioni ottenendo uno striminzita 16%. Chi è arrivato invece secondo è Ricardo Anaya, che guidava una coalizione destra-sinistra con il “Pan” e il “Prd”, che avrebbe ottenuto il 22%. Il vincitore invece ha conquistato circa il 53%, distanziando anche in modo importante i propri riveli politici.
In passato si era anche candidato alle elezioni del 2006 e del 2012 registrando risultati importanti. Obrador stesso perse la presidenza per circa mezzo punto percentuale (ciò 250 mila voti) a favore del candidato del Partito d’Azione Nazionale, Felipe Calderón. Nuovamente secondo è nel 2012 dietro Enrique Peña Nieto, candidato appoggiato dal Partito Rivoluzionario Istituzionale e dai Verdi, questa volta distaccato di oltre 3 milioni di voti.
Il suo percorso nel mondo della politica inizia all’interno del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), che successivamente abbandona nel 1988 per unirsi ai dissidenti di Cuauhtémoc Cárdenas. Infine, forma anche il Partito della Rivoluzione Democratica. È poi guida del Prd dal 1996 fino 1999. candidato ha proposto un programma basato sul taglio dei privilegi fiscali e sull’attuazione di una politica di austerità. Fra i principali punti del suo programma, ci sono anche quello della lotta alla povertà, alla corruzione e alle disuguaglianze sociali. López Obrador afferma poi di ispirarsi politicamente a Benito Juárez (un politico messicano del XIX secolo) e, socialmente, al generale Lázaro Cárdenas, i quali rappresentano figure molto importanti per la storia del Paese che li ha visti poi ricoprire il ruolo di Presidente.Successivamente si è raccolta una grande folla festosa di cittadininella storica piazza dello Zócalo a Città del Messico ad ascoltare il primo discorso da Presidente di López Obrador.
In esso ha invitato i messicani alla riconciliazione assicurando che la coalizione da lui guidata (Juntos Haremos Historia) “non punta a costruire una dittatura, per cui i cambiamenti promessi avverranno in base all’ordine istituzionale esistente”. Lo stesso Obrador ha infine garantito “libertà di espressione, imprenditoriale e religiosa” ed ha ribadito il primato dei diritti consacrati nella Costituzione.
Uno dei primi Capi di Stato a congratularsi con il 65enne neo-eletto è stato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, attraverso un post su Twitter:
Poco dopo Obrador ha risposto “Tenderemo la nostra mano franca alla ricerca di un rapporto di amicizia e di cooperazione con gli Stati Uniti”. Tuttavia è risaputo dei rapporti non eccellenti fra i due Paesi e attraverso la sua campagna elettorale il messicano ha mirato a identificarsi come “l’ anti-Trump”
-
Cronaca3 anni ago
Da cameriere a camerata: il ristorante che serve fascismo
-
Cronaca3 anni ago
Sessismo e violenza nei social: il degrado che respirano le donne
-
Cittadini3 anni ago
Maxiprocesso: le persone e le storie. Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi
-
Cittadini3 anni ago
Gorgia, per intendere e comprendere la morale
-
Società4 anni ago
L’incomprensibile discorso di Diletta Leotta a Sanremo
-
Cittadini3 anni ago
Caro Pillon, tieni giù le mani dai bambini
-
Politica3 anni ago
L’on. Zan:” Invece che approvare la legge contro la discriminazione si continuano a proferire frasi omofobe e razziste”
-
Cittadini3 anni ago
La filosofia dell’attesa nel testo di “Costruire” di Niccolò Fabi