Cronaca
La paladina della giustizia Giulia Sarti rassegna le sue dimissioni

Cari amici,
oggi la paladina della giustizia, la presidente della commissione giustizia della camera Giulia Sarti si è dimessa. La procura di Rimini ha affermato che la deputata grillina non fu derubata dall’ex fidanzato Andrea Tibusche Bogdan. Il “caso Sarti” è emerso grazie alla trasmissione le Iene che erano in possesso di un elenco dove vi erano scritti i nomi dei deputati che da eletti non avevano restituito i loro stipendi al fondo del microcredito del Movimento pentastellato. La deputata aveva effettivamente fatto partire dei bonifici bancari dal suo conto ma quest’ultima risultano annullati. Per togliersi da ogni responsabilità la paladina della giustizia aveva dato la colpa all’ex fidanzato peccato che Andrea abbia agito con la consapevolezza di lei. E non solo, durante il processo, Bogdan ha anche consegnato agli atti una chat Telegram che riportiamo qui di seguito:
Giulia Sarti: «Le Iene hanno i nomi da mesi e mi hanno chiesto se denuncio te perché mi stanno chiedendo come uscire da questa storia. Io ho detto di no e mi piglio tutta la colpa».
Bogdan Andrea Tibusche: «Denunciare me… Te l’hanno chiesto le Iene?»
Giulia Sarti: «No no, me l’ha chiesto Ilaria con Rocco. Per salvarmi la faccia… Cinque sono fuori ma ho detto di no. Però tesoro è finita, ora devo restituire quei 23.500 euro. Stasera ho parlato con la comunicazione. Domattina devo fare un post su Facebook, avrò lo stesso trattamento di Cecconi e Martelli».
Bogdan Andrea Tibusche: «Io mi sparo».
Giulia Sarti: «No è inutile che fai così forza dai, si affronta. Devo firmare il foglio in cui rinuncio ad essere eletta. Cioè tutto il restituito non conta nulla?».
Bogdan Andrea Tibusche: «Sono penosi mi dispiace tesoro sono a pezzi».
Giulia Sarti: «Devo scrivere un post domattina e Ilaria lo controlla. Nei Tg è già uscito il mio nome stasera. Mi stanno tempestando. Ora bisogna capire come tutelare Marco e tutto il gruppo di Rimini. Faccio quello che mi ha detto Ilaria. Un post su Facebook domattina».
Insomma colei che annunciava con felicità l’arrivo della legge “spazzacorrotti”, colei che fino a pochi giorni fa proclamava dalla sua pagina facebook il bisogno imminente della giustizia ha appena rassegnato le dimissioni, il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, ha commentato:” Atto doveroso”. In un momento di grande difficoltà per il Movimento, reduce dalla perdita dei consensi in Sardegna, questa è un’altra batosta che grava sugli “onesti”. Chissà chi sarà il prossimo ad abbandonare la barca di Grillo?
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