Politica
Alessandro Di Battista si schiera con Paragone:” Lui è il più grillino di molti altri”
Alessandro DI Battista si schiera dalla parte di Paragone e con lui c’è anche Barbara Lezzi. Scissione alle porte per il Movimento 5 Stelle?

Dopo l’espulsione di Paragone il Movimento 5 Stelle sembra spaccarsi. Nelle ultime ore sono stati molti i grillini pronunciatisi a suo favore. Certamente il più popolare, che sembra mettere in discussione indirettamente la leaderschip, è Alessandro Di Battista. In un commento al video di Paragone su facebook ha scritto:” Gianluigi è infinitamente il più grillino di molti che si professano tale. Non c’è mai stata una volta che non fossi d’accordo con lui. Vi esorto a leggere ciò che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell’ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%”
Le parole di quest’ultimo non sono sicuramente di buon auspicio per Luigi Di Maio. Infatti non è un segreto che ultimamente da quando Grillo ha lasciato le redini del partito a lui, salvo varie occasioni, il movimento è andato un po’ alla deriva. Ormai la presenza sui territorio non è più capillare come quella di un tempo. Ormai c’è molta confusione anche su cosa sia diventato il movimento. Ormai sono molti gli attivisti 5 stelle che hanno gettato le bandiere e cambiato direzione. Proprio per questo, come dimostrano le varie fuoriuscite, la leaderschip di Di Maio è da molti messa in discussione.
A sostenere Paragone non c’e solo Alessandro ma anche Barbara Lezzi che scrive un altro post su facebook in cui lancia un messaggio a Luigino:” Non è una buona idea espellere gli anticorpi, caro Movimento 5 Stelle.”
Chissà se Alessandro Di Battista reclamerà il posto di comando. Una cosa è certa: siamo davvero molto vicini alla scissione del movimento. Intanto anche l’ex ministro Fioramonti ha creato un suo gruppo parlamentare o meglio sottogruppo del Misto( almeno che non arrivi a venti deputati). Il nome secondo le indiscrezioni circolate sarebbe “Eco“come ecologia o economia. I due punti su cui l’ex grillino ha deciso di sfidare il suo vecchio Movimento.
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