Politica
L’espulsione di Paragone: il MoVimento alla deriva
Il grillinissimo Paragone espulso dal MoVimento. Si preannuncia un 2020 allo sbaraglio per il movimento di Luigi Di Maio.

Dopo Fioramonti che lascia la barca del Movimento 5 Stelle il Collegio dei Probiviri ha disposto l’espulsione dal MoVimento di Gianluigi Paragone. L’espulsione viene motivata con un suo voto espresso contro la legge di bilancio. Sono stato espulso dal nulla – ha commentato a caldo Paragone – quando perdi 2 elettori su 3 ti espelle il nulla. Sono uno dei tanti elettori espulsi dal Movimento di Palazzo”.
L’espulsione di Paragone è solo uno dei provvedimenti annunciati in diretta facebook dal capo politico del movimento, Luigi Di Maio. “Qualcuno entra con la casacca del movimento 5 stelle e poi va al misto dicendo che c’è un problema di verticismo nel partito”- ha detto Luigi riferendosi probabilmente al’ex ministro Fioramonti. Ha poi continuato dicendo:” Molti di quelli che sono andati al misto sono quelli che venivano da me a chiedermi una carica e poi sono andati al misto perché non la ottenevano”.
Per il 2020 inoltre annuncia la nascita di un “Team del Futuro” con il compito di coordinare gli attivisti sul territorio e nuove misure per garantire la compattezza del movimento. Se Di Maio ha fatto una diretta sulla sua pagina facebook, la risposta dello “scomunicato” Paragone non poteva che avvenire con lo stesso mezzo.
“Cari falsi probiviri, cari uomini del Nulla, voi avete paura di me perché io ho quel coraggio che voi non avete più. Contro la meschinità del vostro arbitrio mi appellerò”
Inizia con queste parole il suo discorso d’addio, che in realtà sembra quasi un discorso di vendetta. Nel video inoltre Gianluigi si scaglia contro una «volontà politica di espellere qualcuno perché è un rompicoglioni. Ecco qual è la mia unica colpa, e quindi sono stato sbattuto fuori da questo nulla, il nulla di queste persone che si arrogano il diritto di prescindere dalla correttezza delle norme».
L’intervento della giustizia
E non finisce qui perché Paragone non accetta assolutamente questa scelta:” Paragone deve essere buttato fuori perché è uno strano Savonarola, uno strano predicatore che ci costringe a guardarci allo specchio. Bene, questo Paragone si appellerà all’ingiustizia arbitraria dei probiviri del nulla, guidati da qualcun altro che è il nulla, e si arroga il diritto di espellermi. Ma io farò ricorso e se mi gira mi rivolgerò anche alla giustizia ordinaria per far capire l’arbitrarietà delle regole».
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