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L’Iran colpisce due basi Usa e ribadisce:” Vi taglieremo le gambe”
Dallo schianto di un aereo a Teheran in cui sono morte 176 persone all’attacco iraniano delle basi Usa. Giornata nera per il mondo che sta a guardare l’evolversi della situazione con il fiato sospeso.
La giornata di oggi è stata davvero molto difficile. Da un lato questa mattina un aereo si è schiantato a Teheran subito dopo il decollo provocando la morte di 176 persone, nessun sopravvissuto. Dall’altro in primo piano resta l’Iran che ha avviato l’operazione militare Soleimani Martire.
L’operazione è stata inaugurata con una pioggia di missili contro due basi Usa. L’attacco è iniziato all’1.20 di notte ora locale (mezzanotte in Italia), la stessa ora in cui è stato ucciso il generale Soleimani a Bagdad venerdì scorso. Il bilancio provvisorio è di almeno 80 vittime.
La risposta di Donald Trump
Donald Trump di certo non è rimasto a guardare. Subito dopo l’attacco ha riunito il consiglio di sicurezza nazionale per circa due ore con il segretario di Stato Mike Pompeo e il capo del Pentagono Mark Esper twittando che la situazione è sotto controllo.
Nella mattinata di oggi inoltre si è volta una conferenza stampa il cui il presidente Trump ha ribadito che: “Finché sarò presidente l’Iran non avrà mai l’arma nucleare”.
Ha inoltre detto che il generale Soleimani era il “maggiore terrorista mondiale”, con “le mani sporche del sangue dei soldati americani e iracheni. “Gli Usa imporranno «nuove sanzioni all’Iran” ha aggiunto.
L’obbiettivo è quello di “raggiungere un accordo che permetta all’Iran di crescere e prosperare”. “L’Iran – ribadito chiaramente Trump – deve abbandonare le sue ambizioni nucleari e finire di sostenere il terrorismo”. “Gli Usa sono pronti ad abbracciare la pace” con l’Iran, ha concluso rivolgendosi “al popolo e ai leader iraniani”.
Il Presidente Rohani:” Vi taglieremo le gambe”
Se gli Stati Uniti hanno ”tagliano la mano” al generale Qassem Soleimani, l’Iran risponderà tagliando loro ”le gambe”
Hassan Rohani
Dopo l’attacco missilistico anche la guida suprema Ali Khamenei ha preso la parola in un discorso alla Nazione e ha minacciato gli Stati Uniti:”L’Iran ha dato uno schiaffo agli Stati Uniti con l’attacco missilistico alle sue basi militari, ma non è ancora abbastanza e la loro presenza corrotta in questa regione deve finire”.
Inoltre ha sottolineato come “gli americani per la loro presenza nella regione e in qualsiasi altra parte del mondo hanno causato solo guerre, differenze, distruzioni”. Successivamente ha ribadito che “poiché sedersi ai tavoli delle trattative e tenere discorsi apre solo la strada all’interferenza e alla presenza dei nemici, i colloqui dovrebbero fermarsi”.
A prendere la parola su twitter anche il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif dicendo che:”L’Iran ha adottato e concluso misure proporzionate di autodifesa ai sensi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite mirando alla base da cui sono stati lanciati attacchi armati codardi contro i nostri cittadini e alti funzionari. Non cerchiamo l’escalation o la guerra, ma ci difenderemo da qualsiasi aggressione.”
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