Cronaca
Ciao Max, grazie per i tuoi tweet
#CiaoMax è l’hashtag che nelle ultime ore è in cima alle tendenze di twitter. Ma a chi è dedicato? Perché proprio su twitter?

Nella giornata di oggi il nostro pensiero va a Massimiliano “Max” Conteddu che ci ha lasciati a causa di un tumore a cervello a soli 38 anni. Max ragazzo sardo, autore anche del libro “Le cinque chiavi”, dopo la drammatica scoperta di avere un tumore aveva deciso di condividere tutto della sua malattia coi suoi 40 mila followers su twitter. Un guerriero che nonostante tutto con ironia, semplicità provava a raccontare la sua malattia.
Tanti i consigli che elargiva sui social come quello contenuto nel suo ultimo tweet: “Tenete in tasca un po’ di sole. Ne avrete bisogno quando farà buio nella vostra vita“.
Chi era Max? Molte le definizioni in queste ultime ore, io personalmente lo definirei un “Innamorato della Vita” in tutte le sue sfumature o un Guerriero che fino all’ultimo ha provato ad aggrapparsi con tutte le sue forze ad essa. E per dimostrarlo, dato che le sue condizioni gli impedivano di andare in giro, ha voluto utilizzare un mezzo che tutti noi abbiamo a disposizione.
Un mezzo spesso utilizzato per comunicazioni politiche, pubblicitarie, stilistiche che lui ha deciso di sfruttare per tenersi in contatto con le persone. Sicuramente gli avrà fatto molto piacere, durante questa lotta, ricevere il conforto oltre che dei suoi cari, di migliaia di utenti. In realtà io credo che Max il più grande regalo l’ha fatto a noi, lasciandoci quella sua bacheca del suo profilo che più che raccontare le sofferenze di una malattia è una sorta di Inno alla Vita.
E’ inutile girarci intorno ma ammettiamolo ogni suo tweet anche se breve ci regalava una felicità diversa. Pensare che qualcuno nelle sue condizioni possa incoraggiare gli altri con messaggi del tipo “ La vita va affrontata con tanta fiducia nelle cose belle,bisogna guardarsi intorno e,possibilmente baciarle” è veramente qualcosa di incredibile. Non solo amore per la vita ma anche ironia, semplicità…
Ai tanti followers che paragonavano la sua vicenda a quella di Nadia Toffa aveva risposto in maniera molto diretta:”Chiariamoci una volta per tutte: lei definì il tumore come un dono, perché le aveva fatto aprire gli occhi. Ma io gli occhi li avevo già aperti prima di questo intruso. Non è un dono, è una maledizione. Nadia, resti comunque una guerriera”, diceva.
Insomma Max ci ha saputo regale un punto di vista differente, del tutto personale di come viveva la sue sofferenze e ha continuato a far questo , a lottare ininterrottamente tra messaggi di gratitudine, umorismo per circa un anno. E ora che caro Max non ci sei più non ti nascondo che quel tuo modo di parlarci ci mancherà, ci mancherà non poter più scherzare con te anche se attraverso un frivolo tweet e soprattutto ci mancherà la tua immancabile voglia di vivere.
Addio caro Poeta, salutaci il sole di cui parlavi l’ultima volta..
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