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Week News 014, 21 Marzo

Sono giorni bui per la nostra Italia, in Campania ci prepariamo al peggio. Abbiamo grande forza di volontà noi italiani. Cosa possiamo fare? Restare a casa.

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Buongiorno amiche e amici,
voglio aprire questa weeknews subito con alcuni numeri:

  • 47.021 come i contagiati nel nostro Paese.
  • 627 come i morti che questa guerra pandemica ha mietuto ieri in Italia.
  • 220 come i respiratori polmonari chiesti dal presidente De Luca in Campania.
  • 5 come i respiratori che invece lo Stato italiano ha fornito alla Campania.

Ho voluto iniziare con questi dati amici e amiche perché oggi più che mai sono i numeri a farla da padrone in questo strano inizio di primavera del 2020. Siamo in un momento di difficoltà sanitaria, emotiva, economica e sociale. E per me, per la mia generazione, rappresenta il momento più difficile per le nostre vite, perché la distanza umana colmata dalle nuove tecnologie è diventata l’ultimo dei problemi.
Ieri l’accorato, ennesimo e sofferto, appello del presidente della Campania Vincenzo De Luca (ecco il video) dimostra che c’è ancora in Italia e in Campania il 20 % di persone che non sta rispettando le misure imposte dal governo nazionale e regionale.

Ogni giorno i telegiornali ci bombardano con notizie dal fronte di guerra epidemico che si attesta nelle città di Bergamo e Brescia, e in tutta la Lombardia a cui va il mio abbraccio ai tanti amici e amiche che lavorano e vivono lì. Badiamo tutti, è un momento buio, e l’ora più buia della nostra nazione degli ultimi 70 anni ed è giunto il momento per noi giovani generazioni di utilizzare il nostro potenziale social e umano per convincere in ogni modo a restare a casa ai nostri vicini di casa, ai nostri zii, genitori, amici e conoscenti.Per questo, ogni due giorni, cercherò di avere una diretta Instagram con ragazzi e ragazze impegnate nelle loro comunità locali. La considero un’occasione per poter affrontare e confrontarci su temi del giorno e del futuro, perché abbiamo il compito di ricostruire l’Italia dopo il Covid19.

Intanto però, c’è l’emergenza da affrontare ed è vergognoso che alla terza regione più popolosa d’Italia si mandano soltanto 5 respiratori su una richiesta di 220. Capiamo tutti la straziante emergenza in Lombardia, siamo vicini e coscienti ai nostri fratelli lombardi, ma è vergognoso che a fronte di una richiesta del genere lo Stato centrale ci lasci così soli. È da queste circostanze di necessità che dobbiamo capire e comprendere che lo Stato unitario deve essere una risorsa, che le tasse bisogna pagarle tutti così da pagarle meno e avere in tutte le regioni lo stesso sistema sanitario che possa essere efficiente dalla Valle d’Aosta alla Calabria dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia.

Per questo il diritto alla salute ex art 32 della Costituzione, dovrà essere ridisegnato nella sua applicazione unitaria e non divisiva come per tanti anni sciagurate politiche hanno purtroppo fatto. È l’ora più buia, ma in fondo al tunnel c’è sempre un fascio di luce!
I tanti giovani medici e infermieri, operatori sanitari che combattono il virus sono la nostra speranza, e noi siamo speranza di noi stessi attuando scelte sagge e comportamenti saggi.
Nei momenti di difficoltà da sempre, nelle guerre e non solo, si è chiesto il sacrificio a noi giovani di ieri e di oggi. Siamo pronti! Il nostro non è stavolta (per fortuna) sacrificio su un campo di battaglia, ma è un sacrificio nelle nostre case e sui nostri social che dobbiamo e possiamo tutti utilizzare in maniera saggia per infondere 3 messaggi fondamentali:

  1. Restiamo a casa.
  2. Il futuro possiamo viverlo meglio soltanto se rispettiamo noi stessi e l’ambiente.
  3. Date la possibilità a noi giovani di realizzarci, puntate sulla nostra voglia di fare della nostra vita e comunità qualcosa di meglio rispetto a quello che abbiamo ricevuto.

Nell’Italia di oggi, giustamente, l’argomento clou si sostanzia nell’emergenza sanitaria, ma nel frattempo noi giovani dai nostri pc, tablet e smartphone, possiamo iniziare a parlare di futuro con investimenti nelle rinnovabili, investimento nel lavoro sicuro e nella parità salariale, investimento nella ricerca e nella medicina o ancora liberalizzazione per l’ingresso negli ordini professionali con chiare e precise regole deontologiche.
Possiamo farcela soltanto se saremo uniti come generazione e come popolo.Purtroppo questo termine troppe volte viene usato in maniera impropria o addirittura vi è un abuso ingiustificato, ma sappiamo bene che in realtà è il termine centrale della nostra storia. Siamo un popolo, siamo fratelli, soffriamo tutti insieme oggi affinché domani possiamo fare dell’Italia un posto migliore.

Tazzina di caffè: oggi mi cimento di nuovo nella pizza fatta in casa. Cercherò di seguire questo tutorial che mi ha mandato il mio amico ed eccellente fornaio Vincenzo Integlia. Provateci anche voi e fatemi sapere se ci riuscite. Io, munito di grembiule e matterello, mi calo nei panni di pizzaiolo amatoriale.
Come film, invece, stasera vedrò su Netflix “Ultras” di Lettieri, mentre ieri sera abbiamo visto con tutta la famiglia “Il Traditore” di Bellocchio con un eccezionale Favino nel ruolo di Tommaso Buscetta. Consiglio a tutti di vederlo.


Ps. Ad Ercolano la vita scorre tranquilla nella quarantena, e tranne qualche “idiota” (passatemi il termine) tutti sembrano rispettare le regole per evitare contagi.
Abbiamo soltanto due cittadini positivi, uno ospedalizzato ed uno a casa propria sotto osservazione. L’immagine di presentazione scelta per questa weeknews che vedete come introduzione all’articolo raffigura l’ingresso degli Scavi di Ercolano illuminato con il tricolore italiano, segno di orgoglio e unione.

Amiche ed amici ce la faremo !

Un saluto affettuoso

Alfredo

©RIPRODUZIONE RISERVATA

P.Avvocato lavoro presso Eni Gas e Luce s.p.a. 27 Anni. Vivo ad Ercolano (NA). - Sono Consigliere del Forum dei Giovani di Ercolano con delega al Forum della Città Metropolitana di Napoli. - Coordinatore del Comitato Territoriale di Italia Viva Ercolano. - Capo Allenatore per la Prima Divisione dello S.C. Ercolano. Mi piace scrivere di politica, cultura, sport e sono un grande tifoso del Napoli.

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