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L’Europa s’è desta!

L’Unione Europea, l’Italia, la Campania ed Ercolano.
Riflessioni e pensieri da condividere con voi.

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Buongiorno amiche ed amici,
L’Europa s’è desta! Finalmente l’Unione Europea ha iniziato un processo di unità sovranazionale anche per quello che riguarda gli aiuti il nostro conflitto contro il Covid19.

Alle parole, belle e chiare, della Presidente della Commissione UE, sono seguiti alcuni fatti importanti:
Il MES è senza condizionalità sulle spese sanitarie, cioè come Italia possiamo utilizzare 37 miliardi di euro per indirizzarli al nostro sistema sanitario dopo lo stress test di questi mesi.
– Il Parlamento europeo finalmente ha battuto un colpo di democrazia, e i nostri rappresentanti hanno capito che per superare questa crisi non ci vuole più sovranità nazionale ma maggiore sovranità europea con i “recovery-bonds”.
– L’Italia, la Francia, la Spagna, il Portogallo e la Grecia sono proiettate verso un nuovo modo di intendere la solidarietà del domani: più vicina al contesto  transnazionale e quindi più lontana dall’austerity nordica.

Ovviamente, l’Europa s’è desta. E l’Italia?
Qui, il nostro dibattito pubblico resta di un livello scarso e ormai è difficile dividere l’informazione dalle opinioni.
Condivido sul punto il concetto espresso dal governatore  Vincenzo De Luca che sottolinea la presenza di una politica basata sull’inutile chiacchiericcio dei tweet da parte di alcuni leader di partito che propongono visioni  diverse, distorte e molte volte anche dannose. 
Il governatore De Luca, non perché sono campano e quindi di parte, ma secondo me ha centrato il punto. Ogni proposta per il futuro dovrà contenere al suo interno due criteri: sicurezza e proporzionalità.

La sicurezza è indispensabile ovunque, iniziando dal lavoro e soprattutto da quelli più umili perché la “filiera della vita” (così come definita dalla Ministra Teresa Bellanova), cioè l’agroalimentare sia il primo di una lunga serie di settori dove il lavoro nero venga messo finalmente da parte.
Il secondo criterio è la proporzionalità, quindi pensare e adottare ricette economiche e sociali che siano appunto proporzionali alla sicurezza sanitaria che ci impone la condivisione delle nostre esistenze con il virus. Ho sempre pensato che non si devono mettere sbarre al confine, ma in tal caso se tutte le regioni non sono coordinate in modo univoco attraverso norme e conseguenti atti, allora é da legittimare la provocazione del chiudere il confine della Campania verso le regioni del Nord.

Mi sto domandando in questi, speriamo ultimi, giorni di quarantena come sarà la Fase 2 o, come dice qualche mio amico, cosa è la Fase 2?

Io la immagino come una graduale riapertura di tutte le attività con un distanziamento sociale che contraddistinguerà forse i prossimi 2 anni o comunque finché non si troverà un vaccino spendibile a tutti. Su questo trovo positiva l’iniziativa del Ministro Di Maio di sollecitare l’ONU affinché la ricerca del vaccino sia condivisa con tutto il mondo per trovare una rapida soluzione.
La Fase 2, come richiesto da ormai molto tempo da Italia Viva, potrebbe essere la volta buona che in Italia finalmente si attivi un piano generalizzato di rifacimento delle infrastrutture, partendo magari dalle scuole.
Infatti mettere in sicurezza una scuola con annessa palestra, un palazzetto dello sport, un ponte, una strada dovranno essere la normalità in questo periodo che di normale ha ben poco.
Abbiamo la possibilità di costruire, nonostante un Mondo senza abbracci e senza baci, un futuro migliore che veda le nostre città italiane con meno buche, con edifici degni di essere definiti scuole e con lo Stato che produce opportunità di lavoro per le nostre imprese partendo da quelle edili. 

Insomma, non perdiamo tempo perché non è solo denaro, ma è fucina di speranze!

Tutti coloro che sostengono che la fase 2, o meglio il post emergenza, sia assistenzialismo e sussidi forse non si rendono conto di come l’Italia stavolta o cambia passo o consegna manodopera a basso costo alle mafie sia al Sud che al Nord.
Sul punto l’idea di regolarizzare i lavoratori migranti di quelle che venivano chiamate “cafonerie” della Puglia, della Calabria, della Campania, del Veneto e di dovunque si coltiva è un passo necessario per distruggere il caporalato e per sferrare un duro colpo alle mafie che controllano laddove lo Stato non c’è.

Ad Ercolano la vita scorre tranquilla e il numero di contagiati non aumenta grazie anche alle misure adottate  dall’Amministrazione Comunale, ma soprattutto al buon senso dei cittadini, in particolare dei giovani che sembra abbiano capito la gravità della situazione e quindi stanno dimostrando grande senso di maturità, perché tutti abbiamo a cuore la nostra città.
Tuttavia continuo a non capire perché, anche in clima emergenziale, qualcuno trovi sempre il tempo per creare polemiche politiche  sterili e infruttuose.
La mia città ha un potenziale umano e politico molto alto, e questo lo stanno dimostrando quei fantastici ragazzi che fanno parte del Forum dei Giovani di Ercolano con il quale sto condividendo giorno dopo giorno due progetti ambiziosi: uno di informazione e l’altro di condivisione delle emozioni.
Si chiamano #InForum e #ForumCafé e sono il frutto dell’idea molto Politica di semplificare l’accesso alle informazioni e di creare una comunità digitale che si occupi di tematiche diverse, ma studiate e approfondite.

Questo potenziale però non lo riconosco in chi strumentalizza il grido di dolore e la richiesta proveniente dal nostro sindaco Ciro Buonajuto di un’apertura veloce ma in sicurezza di altre attività, per tutelare una   popolazione che ha la dignità e la voglia di vivere lavorando e non soltanto di aspettare un sussidio. A queste persone dico: la Politica è realizzare e proporre per il domani e non commentare con toni dispregiativi le esternazioni di un primo cittadino che, giorno dopo giorno, insieme alla sua maggioranza e alle sue opposizioni, in un clima di unità, sta cercando di traghettare con tutte le sue forze la nostra città in questo periodo burrascoso.

Di questi aspetti e di tanto altro avrò il piacere di parlare oggi pomeriggio alle 16.30 in diretta sul mio profilo Facebook con Caterina Loria, delegata all’Assemblea Nazionale di Italia Viva e Imprenditrice di Valderice in provincia di Trapani, ma soprattutto una donna che fa politica con passione.
Negli ultimi giorni è stata vittima di una campagna di odio per aver commentato un post di Matteo Salvini su Instagram ma, nonostante questo episodio sgradevole, mi ha confermato la sua presenza, perché l’odio si combatte soltanto con un grande sorriso.

Tazzina di Caffè: questa settimana ho avuto la possibilità di rileggere un libro “La globalizzazione che funziona” di Stigltz, una lettura interessante in questo periodo dove finalmente torniamo a parlare di economia sostenibile e della possibilità di un futuro dove il progresso e l’ambiente naturale, sociale ed economico possono coesistere.
Su Netflix, invece, consiglio “The Politician” una serie tv divertente dove i protagonisti, un gruppo di adolescenti, coltivano l’idea di raggiungere la Casa Bianca.

Ps. Mi intriga molto la proposta di Forza Italia in merito al meccanismo e organizzazione che ruota attorno all’esame di avvocato per il 2019 e il 2020. Proverò in questi giorni ad organizzare una diretta Facebook sul tema, coinvolgendo un esponente della sua giovanile.
Attendo come sempre vostri pareri e domande, perché sono sempre dell’idea che Politica significa discutere, confrontarsi, ma anche scontrarsi per un mondo migliore.

P.Avvocato lavoro presso Eni Gas e Luce s.p.a. 27 Anni. Vivo ad Ercolano (NA). - Sono Consigliere del Forum dei Giovani di Ercolano con delega al Forum della Città Metropolitana di Napoli. - Coordinatore del Comitato Territoriale di Italia Viva Ercolano. - Capo Allenatore per la Prima Divisione dello S.C. Ercolano. Mi piace scrivere di politica, cultura, sport e sono un grande tifoso del Napoli.

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