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Venezuela nel caos: “attentato” a Maduro
In Venezuela è ancora alta la tensione e Maduro non è stato ancora legittimato. La storia l’opposizione a diversi regimi, non ultimo quello di Hugo Chavez.
In Venezuela è ancora alta la tensione e Maduro non è stato ancora legittimato. La storia racconta che questa terra si è saputa opporre a diversi regimi, non ultimo quello di Hugo Chavez. Il mito di quest’uomo s’impose anche nei salotti radical-chic europei e infatti guadagnò un potere mediatico enorme. Per alcuni fu uno scaltro incantatore di folle che riuscì ad arricchire i suoi amici grazie ai beni del suo territorio; per altri, un leader vicino al popolo.
Ma dopo la morte di Chavez, l’ascesa di Maduro ha creato non pochi scompigli tra la popolazione venezuelana. La povertà e la fame sono aumentate, il tasso di omicidi e di stupri sono notevolmente accresciuti. Ma davanti a questo scenario c’è comunque una opposizione di massa che non si è mai arresa ed è formata da: Juan Guaidó, Leopoldo López, Maria Corina Machado. Ma in assenza di armi, non riesce a superare il divario militare che è tutto a favore del regime. Non sono mancate le critiche da parte di Guaidò che, questa mattina, ha comunicato agli organi di stampa che “il regime cerca di deviare l’attenzione con tentativi di destabilizzazione guidati dall’esterno” e che vengano rispettati i diritti umani e le garanzie fondamentali dei “civili e militari venezuelani legati all’Operazione Gideon”.A livello internazionale Colombia e Stati Uniti stanno dando il loro supporto.
Infatti è proprio l’influenza di questi due Paesi che qualche giorno fa ha creato caos in uno stato di Aragua. Il ministro degli Esteri, in un comunicato, ha annunciato l’ennesimo attacco terroristico e mercenario da parte di Stati Uniti e Colombia ai danni della democrazia venezuelana. Il golpe si è concluso con l’arresto di otto mercenari e con il commento di Maduro, convinto che lo scopo di tale missione sia stato quello di ucciderlo. Tra gli attentori a Chuao, uno stato di Aragua, c’era l’ex capitano Antonio Sequea Torres, suo fratello, ex maggiore generale Juvenal Sequea Torres, Adolfo Baduel, figlio dell’ex generale Raùl Isaìas Baduel, oltre a due statunitensi legati dalla Silvercorp.
L’arresto, ha dichiarato il governatore dello Stato di Aragua Rodolfo Marco Torres, si è concluso «grazie ad uno straordinario dispiegamento della nostra Forza armata nazionale, della polizia di Aragua e ad un’azione eroica del popolo pescatore di Chuao».
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