L'Angolo Arcobaleno di Lesbica Moderna
Il Coronavirus colpisce duramente la comunità LGBTQ+
Quanto la situazione del lockdown attuale ha inciso sulle vita delle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+? La risposta non è banale.

Il virus covid-19 che ha messo in ginocchio interi Paesi è stato vissuto con grande drammaticità dalla comunità lgbtq+. In piena pandemia, infatti, è diventata oggetto di attacchi omofobi in più parti del mondo: perfino nell’evolutissima Francia non sono mancati attacchi ai singoli appartenenti alla comunità arcobaleno. Tanta retorica sul far uscire fuori il meglio di noi nelle situazioni di crisi, e poi, alla fine dei conti, per diversi individui questo è coinciso solo con odio e violenza verso le minoranze. Dagli attacchi alla mancanza di precise proposte per il popolo arcobaleno in difficoltà, dalle dichiarazioni sui congiunti alle task force prive di rappresentanza gay, anche il nostro Paese non si è certo distinto per attenzione alle minoranze, non solo quella lgbtq+. Questa crisi ha evidenziato in maniera marchiana quanto ancora ci sia da fare a livello mondiale in termini di inclusività e accettazione, ma sopratutto quanto i nostri stessi diritti conquistati possano decadere da un momento all’altro.
La situazione estera
In Ungheria Viktor Orban, approfittando della Pandemia, ha sciolto il Parlamento, assunto pieni poteri e pensato bene di annullare i diritti delle persone transessuali come primo atto politico contro il coronavirus.
In Usa anche Trump, contro i diritti del popolo transessuale, vorrebbe infatti ripristinare la Sezione 1557 dell’Affordable Care Act, che prevede una discriminazione contro le persone queer e transessuali.
Per non parlare del Marocco, in cui un’influencer, Sofia Taloni, pseudonimo di Naoufal Moussa, ha ben pensato di invitare le donne ad iscriversi su Grindr per trovare i mariti gay. Si è scatenata una vera e propria caccia agli omosessuali in un Paese in cui l’omosessualità è tuttora un reato (art. 489 del Codice Marocchino) punibile con la reclusione dai 6 mesi ai 3 anni.
L’economia lgbtq+
Per non parlare della situazione economica della comunità lgbtq, che ricordiamo bene coinvolge anche tutto il settore associazionistico che ha lo scopo di aiutare le persone arcobaleno in difficoltà.
La Fondazione America HRC ha stimato che ci siano quasi 14 milioni di adulti e 2 milioni di giovani lgbtq+ negli Stati Uniti. Sulla base delle loro analisi fondate sui dati del General Social Survey (GSS), oltre 5 milioni di persone lavorano in ambienti che sono stati influenzati dal COVID-19. Ciò include coloro che lavorano nei ristoranti e nei servizi di ristorazione, negli ospedali, nell’istruzione superiore e nelle industrie al dettaglio. Un numero ingente di persone che si ritrova senza alcuna rete di supporto.
Insomma, una situazione disastrosa, che ha spinto diverse associazioni lgbtq+, come il GLAAD, a raccolte fondi in rete per sostenere le case rifugio per gli omosessuali homeless, fin troppo diffusi.
E in Italia?
“Risposta non c’è, o forse chi lo sa, perduta nel tempo sarà”.
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