Ambiente
Ecobonus: rivoluzione verde
Il Decreto Rilancio sull’ecobonus: finalmente l’incentivo per i privati per efficientare le loro abitazioni tramite il rimborso del 100% su lavori del tipo.

di Simone Camaiani
Il Decreto Rilancio incentiva ulteriormente i privati che intendono efficientare le loro abitazioni rendendo gli interventi su caldaie, cappotti termici, impianti fotovoltaici, ecc., gratis. Di fatto il combinato disposto tra gli articoli 119 e 121 del decreto permettono di ricevere all’utente finale uno sconto in fattura pari al 100% del valore dell’intervento realizzato, previa la cessione della detrazione fiscale e conseguente trasformazione in credito di imposta all’azienda che ha realizzato la riqualificazione.
La bontà del nuovo modello previsto dal legislatore sta proprio nella trasformazione della detrazione fiscale fruibile in 5 anni, nella possibilità di cedere il credito all’impresa esecutrice che a sua volta può decidere se utilizzarlo in compensazione o cederlo nuovamente ad un istituto di credito il quale ragionevolmente ne tratterà una parte. L’aliquota al 110% permette ad oggi, staremo poi a vedere nei fatti cosa accadrà, di remunerare l’impresa esecutrice delle opere con un credito pari al 100% dell’intervento effettuato e l’istituto di credito di avere un 10% per remunerare la sua attività finanziaria. Percentuali diverse saranno possibili in base agli accordi contrattuali tra privati.
Saranno da analizzare a fondo, affinché questo meccanismo non trovi ostacoli, le direttive dell’Agenzia delle Entrate e dell‘ENEA che dovranno dare spinta e certezza normativa, nonché procedurale, a tale spinta verso la ripresa economica e verso un’economia più verde. Tale istituto normativo potrà essere un vero trampolino di lancio per una profonda riconversione delle nostre abitazioni, nonché un nuovo modo di pensare di tutti i cittadini, volto al risparmio energetico, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ad un’autosufficienza energetica a ad un’ indipendenza dalla rete di distribuzione, in poche parole preconizza: uno shock verde! L’auspicio è che i vari enti statali e para-statali non trasformino questa incredibile opportunità in un ginepraio burocratico tale da anestetizzare un’economica già in profonda crisi, sarebbe un grave errore.
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