Cronaca
I cinque momenti della settimana
Dalla UE che riapre le frontiere a 15 paesi esclusa l’America a Lesbo e i migranti finiti nel dimenticatoio.

UE Riapre a Pechino ma non agli USA

Al momento sarebbero circa 15 i paesi riammessi, fra cui la Nuova Zelanda, l’Australia, il Venezuela, Cuba, India, Marocco, Corea del Sud, Giappone. La Cina, che ufficialmente dichiara tasso di contagio 0, è un caso speciale: i suoi cittadini potranno entrare in Europa ma solo a condizione che anche le autorità di Pechino facciano altrettanto con gli europei a casa loro, il che al momento non succede.
Ma l’accordo definitivo non c’è ancora. Non è facile trovare un accordo, soprattutto perché gli Stati di una certa rilevanza (primo su tutti gli Stati Uniti) risulterebbero esclusi. Gli Usa, infatti, sono ancora considerati a rischio, secondo i criteri epidemiologici richiesti dall’Unione europea per essere ammessi all’elenco dei paesi ai quali verranno riaperte le porte.
Mes ancora tensioni e scontri

Dopo lo scontro fra il premier Giuseppe Conte e la cancelliera Angela Merkel, il Mes continua a creare divisioni nell’opposizione. Se da un lato Lega e Fratelli d’Italia insistono sul no al ricorso a questo strumento di finanziamento europeo, Forza Italia invece spinge per adoperarlo. E minaccia di non votare lo scostamento di bilancio se da parte di Conte ci saranno altri rinvii.
Lesbo – I migranti finiti nel dimenticatoio

Lesbo ad oggi è l’isola dimenticata da tutti. Nel campo ci sono 19mila profughi che hanno solo un litro d’acqua al giorno per bere, lavarsi e cucinare. Non c’è altro da fare che mettersi in fila. I ragazzini smettono di parlare, non possono giocare, vanno incontro alla morte, nessuno pensa a loro, nessuno se ne cura. L’isola è finita nel dimenticatoio.
SIBERIA – tanto caldo e preoccupazione per il permafrost

Dopo la valutazione di dati e fotografie aeree nella regione durante gli ultimi 40 anni, lo scioglimento del permafrost, ovvero la parte di suolo perennemente ghiacciato, che ricopre il 24% della superficie dell’emisfero settentrionale, potrebbe comportare un rilascio di migliaia di giga tonnellate di carbonio, con notevoli conseguenze sull’ambiente. Conseguenze che avrebbero un effetto non di poco conto anche sui cambiamenti climatici.
Secondo lo studio le ragioni di questa crescente erosione sono da imputare all’aumento del riscaldamento globale nelle regioni dove è presente il permafrost russo. Gli scienziati temono che potrebbe addirittura scomparire del tutto se la perdita di terreni dovesse continuare.
TULSA – Il boicottaggio digitale della generazione Z che ha fregato Trump

Il comizio elettorale di Tulsa con cui il presidente Donald Trump ha aperto la sua campagna è stato un fallimento. Su 19.200 posti, ne sono stati riempiti 6.200, e sui i social ad esultare sono i più giovani. La Generazione Z , tra i fan del K-pop, e utenti di TikTok hanno fregato Trump.
È bastato loro registrarsi all’evento, dopo che il profilo Twitter @TeamTrump il 12 giugno aveva chiesto ai sostenitori di registrarsi per biglietti gratuiti direttamente dal proprio cellulare.
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