Politica
Magid Magid: “Rifugiati e migranti sono la manifestazione della perseveranza umana e della convinzione che possa esserci una vita migliore”
Lotta per i diritti dei migranti e della comunità nera in Europa. L’intervista all’ex eurodeputato inglese Magid Magid.

di Abril K. Muvumbi
Il 31 Gennaio 2020 gli eurodeputati del Regno Unito hanno lasciato il Parlamento Europeo. Tra questi anche Magid Magid, un giovane deputato dei Verdi che si è fatto conoscere in tutta Europa per la sua maniera di porsi e contrastare i partiti di destra.
- Sono trascorsi cinque mesi da quando il Regno Unito ha lasciato l’Unione europea. Come ti vanno le cose?
Nonostante tutto quello che sta succedendo, va alla grande, grazie! Sto rientrando in contatto con molti amici e parenti che ho trascurato e mi sono offerto volontario nella mia comunità per affrontare l’emergenza Covid.
- Prima di entrare nel Parlamento europeo, eri appena stato eletto Sindaco di Sheffield, nonché prima persona musulmana e di origine africana a diventarlo in quel comune. Perché hai deciso di candidarti al Parlamento europeo rinunciando alla tua posizione?
Ho deciso di candidarmi alle elezioni europee perché mi sono rifiutato di accettare la narrazione negativa e pericolosa che veniva lanciata dai partiti politici di destra, in particolare la maniera in cui continuano ad usare i migranti come capri espiatori. Volevo condividere un messaggio più positivo e di speranza per il Regno Unito e l’Europa, ma anche per lottare in maniera forte e coraggiosa per i migranti, rifugiati e richiedenti asilo.
- Sei originario della Somalia e sei arrivato nel Regno Unito come rifugiato, quindi sai benissimo qual è la situazione migratoria nell’Unione europea. Pensi che si stia facendo abbastanza su questo fronte? Quali politiche dovrebbe attuare l’Unione?
I rifugiati non rappresentano una minaccia per l’Europa. Ciò che costituisce una minaccia per gli europei e la sicurezza europea è l’ascesa del nazionalismo bianco, del fascismo e del capitalismo disastroso di estrema destra all’interno delle nostre nazioni costituenti, che capricciosamente non affrontano i gravi problemi delle comunità in tutto il nostro continente, utilizzando i migranti e rifugiati come capri espiatori, al fine di proteggere il potere e il privilegio dell’élite politica plutocratica. La nostra felicità, comodità e sicurezza non deve avvenire a spese dei nostri fratelli e sorelle che sono rimasti a soffrire alla nostra porta. I rifugiati sono persone, non un peso, né un fastidio, e certamente non una minaccia.
Le istituzioni dell’UE devono per lo meno impegnarsi a reinsediare 50.000 rifugiati, un numero che rappresenta solo l’1,6 per cento del bisogno globale. Se le persone stanno annegando nel Mediterraneo, non si può stare a guardare dalla torre dorata. Rifugiati e migranti sono la manifestazione della perseveranza umana e della convinzione che possa esserci una vita migliore. Bisogna trattarli come vorremmo essere trattati. L’UE deve far fronte agli atti disumani e abusi dei diritti umani che vengono effettuati in Libia. Anche la razzista agenzia europea di frontiera Frontex dovrebbe essere smantellata e sciolta! Il suo budget continua a salire pur “violando” violentemente i confini. Alla fine, Frontex dovrebbe cessare di esistere.
- Sei diventato famoso in tutta Europa per le tue magliette controverse. Hai pubblicato sui tuoi social network che il Presidente David Sassoli ti ha richiamato per aver detto parole improprie sul Primo Ministro Boris Johnson. Ci sono state conseguenze?
Ho risposto spiegando la verità e ho ribadito che rimango della mia opinione e fedele ai miei commenti. Non sono state prese conseguenze.
- Sappiamo bene che l’UE non è caratterizzata da una grande diversità e una grande fetta di deputati europei non-bianchi proviene proprio dal Regno Unito. Cosa ne pensi? Qual è stata la tua esperienza come deputato al Parlamento nero e cosa pensi che dovrebbe essere fatto?
Le comunità nere in Europa sono soggette ad aree che hanno un sistema di accesso più scarso all’ istruzione, abitazioni, assistenza sanitaria, qualità dell’aria pulita, locali culturali, biblioteche e servizi pubblici. I giovani neri in Europa hanno meno probabilità di avere accesso a opportunità e un’ occupazione garantita. Le famiglie nere hanno maggiori probabilità di essere colpite da tagli del governo e austerità. L’Unione europea ha sempre avuto un problema con il razzismo e ha sempre trovato difficile affrontarlo. Semplicemente non può continuare a evitare conversazioni spiacevoli.
La semplice verità è che la macchina di gestione dell’UE dai commissari al parlamento non rappresenta più la realtà delle società sempre più vibranti, diverse, multietniche, multi-religiose e multirazziali del continente. I governi dell’UE e degli Stati membri devono prendere sul serio la lotta contro l’ingiustizia razziale e la creazione di una società paritaria. Il razzismo è un problema sistemico e ha bisogno di un approccio sistematico per sconfiggerlo. E la giustizia dovrebbe essere al centro di questo. Il razzismo è reale ed essere non-razzista non è abbastanza. Dobbiamo tutti essere antirazzisti, il che significa lottare attivamente contro il razzismo piuttosto che essere passivamente comprensivi.
Basta con il parlare, chiediamo azione.
- Per concludere, quali sono i tuoi piani adesso?
Di recente ho finito di scrivere un libro che sarà pubblicato il 3 Settembre, dal titolo: “L’ARTE DELLA DISTRUZIONE: UN MANIFESTO PER UN VERO CAMBIAMENTO”.
È una guida per essere coraggiosi, fare meglio e distruggere le secolari strutture di potere nel lavoro, nella vita e nella politica. Usando le storie delle mie esperienze, il periodo come Sindaco di Sheffield, Consigliere e deputato europeo.
Sto anche lavorando a un progetto paneuropeo di giustizia razziale e climatica di cui sono davvero entusiasta.
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