Economia
La crisi da covid non ferma Apple
Ancora successi per la Mela: le vendite di iPhone hanno superato di oltre 4 miliardi le attese, attestando i ricavi a ben 26,5 miliardi di dollari.

Mentre mercoledì scorso i CEO delle maggiori società americane (Amazon, Apple, Facebook e Google) in videoconferenza sono stati chiamate a rispondere alle domande del Congresso di Washington circa le accuse di pratiche monopolistiche e di avere troppo potere ed influenza, l’azienda di Cupertino stabilisce un nuovo record di utili considerando la pandemia in corso.
Sulle accuse varie Il CEO di Apple Tim Cook mercoledì si è difeso sottolineando che la società non ha posizioni dominanti e che con iPhone hanno semplicemente voluto creare un prodotto migliore, non un semplice venduto. Diverse invece sono state le risposte alle accuse di un utilizzo poco trasparente dello store; Cook ha faticato nel difendersi soprattutto quando sono state citate le tariffe esorbitanti per i prodotti venduti.
Sul fronte ricavi invece risposte migliore Apple non poteva fornire; dopo le perturbazioni nel mese di aprile, le vendite hanno iniziato a riprendersi a maggio e giugno, complice anche il lancio di iPhone SE di aprile. “Continuiamo ad assistere a un forte ciclo con gli iPhone 11 e 11 Pro” ha commentato il ceo nella call sui risultati di bilancio.
La Mela ha registrato un boom degli utili nel secondo trimestre: i profitti, infatti, sono saliti a 11,2 miliardi di dollari e i ricavi sono arrivati a 59,7 miliardi (+11%). Nello specifico a brillare sono, ancora una volta, le vendite di iPhone che hanno superato di oltre 4 miliardi le attese degli analisti attestando i ricavi a ben 26,5 miliardi di dollari.
Buoni risultati anche nel segmento dei servizi, che comprendono le soluzioni iCloud e Apple Music. Il segmento è salito del 14,8% a 13,16 miliardi di dollari, rispetto agli 11,46 miliardi di dollari di un anno. Apple conta 550 milioni di abbonati sulla sua piattaforma, in aumento rispetto ai 515 del precedente trimestre. L’azienda è andato bene anche nel segmento iPad e Mac, con vendite di 6,58 miliardi di dollari e 7,08 miliardi di dollari.
Valore azioni e split azionario

Alla luce di questi enormi risultati ottenuti(se appunto si considera la pandemia in pieno atto negli USA) il valore delle azioni di Cupertino è cresciuto, nell’ultimo anno, di oltre l’80%.
Tim Cook e team hanno quindi deciso di applicare uno split azionario ( un frazionamento azionario) di quattro azioni per una che permetterà a tutti gli americani di poter sottoscrivere azioni a prezzi più “morbidi”.
Cook ha spiegato come Apple sia un’azienda che intende coinvolgere tutti, anche nel mercato azionario, e il suddetto strumento permetterà a chiunque voglia di poter possedere azioni della Mela e fare guadagni futuri. Insomma ancora una volta Apple dimostra la sua lungimiranza tanto nel mondo reale quanto in quello finanziario.
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