Cronaca
Al Peter Pan si festeggia ma la mascherina e il distanziamento sono un optional
Mega assembramento in discoteca a Riccione: dimostriamo di non essere solo la generazione dei social e del divertimento sfrenato ma anche del buon senso.

Tantissima felicità, allegria, pochissime mascherine e tantissimi ragazzi. Potremmo riassumere con queste parole la serata di ieri al Peter Pan Club di Riccione in cui c’è stata l’esibizione del gruppo Il Pagante. Nulla di strano se non per il fatto che il nostro Paese sta continuando ad affrontare una pandemia e durante questi giorni assistiamo ad un crescendo di contagi, 523 nuovi casi solamente nella giornata di ieri.
Dal locale ci hanno assicurato che la capienza è stata rispettata e che la mascherina era obbligatoria sia all’interno che all’esterno. In piana emergenza, però, fa molto male continuare a vedere queste scene: nessun distanziamento, tutti accalcati normalmente. Fa molto male perché questo vuol dire che, ancora una volta, sono i ragazzi come noi che sembrano non aver capito la gravità della situazione.
Scene come queste fanno male soprattutto se pensiamo a chi non ha superato questo lockdown, a chi ha combattuto duramente in prima linea negli ospedali, nei reparti di terapia intensiva… Tutti vogliamo ritornare alla normalità il prima possibile, ma sicuramente questa non è una giustificazione plausibile. Sia chiaro, non vorrei fare la morale ai miei coetanei, ma solamente un invito ad utilizzare il buon senso, un invito a essere prudenti e un invito a non pensare solo a noi stessi, al divertimento, ma fare uno sforzo e iniziare a pensare anche agli altri.
Pochissime le regole che dobbiamo rispettare: mascherina e distanziamento. Pochissime regole, ma una grande responsabilità sulle spalle: se non vi importa niente e volete solo “godervi l’attimo” come Bob Sinclar, abbiate il coraggio non solo di guardare in faccia la realtà ma di fermarvi a pensare anche a vostri cari perché forse non è del tutto chiaro ma ad essere a rischio contagio siete proprio voi, siamo proprio noi che possiamo diventare veicolo di diffusione del virus.
Purtroppo una normalissima serata in discoteca può avere delle gravi ripercussioni. Spesso si dice che sono proprio i piccoli gesti a fare la differenza e credo che, tutto sommato, indossare la mascherina e rispettare il distanziamento non sia un grandissimo sacrificio. E attenzione: nessuno vuole toglierci la libertà di ballare, le restrizioni servono a tutelarci e a tutelare le persone che ci circondano, tutelare la nostra salute e quella degli altri come sancito dall’art. 32 della nostra costituzione:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Non solo buon senso, ma anche maggiori controlli aiuterebbero
Oltre al buon senso di ognuno di noi sono essenziali anche maggiori controlli: non solo delle forze dell’ordine ma anche degli stessi gestori dei locali che dovrebbero letteralmente mandare via chi non rispetta o si rifiuta di rispettare le restrizioni previste. Tutti dobbiamo essere responsabili per poter tornare nuovamente alla normalità.
Una responsabilità che non deve semplicemente limitarsi ad attaccare dalle bacheche di facebook qualsiasi povero disgraziato che sbarca sulle nostre coste, un responsabilità che non consiste affatto nel stare al balcone e iniziare a criticare chi non indossa la mascherina passeggiando per strada. Una responsabilità che deve invece spingerci a far capire anche agli altri quanto sia importante, soprattutto nei luoghi chiusi, indossare in modo coretto la mascherina o che dovrebbe spingerci a rinunciare a qualche serata in una discoteca troppo affollata e magari a trovare un modo, un luogo alternativo in cui passare una serata piacevole.
Per uscire da questa situazione oltre che nei controlli, non ci resta che sperare nel buon senso. Questa può anche essere una sorta di “sfida” per la nostra generazione per dimostrare che oltre alla chat infinite su whatsapp, le stories su instagram, i video su Tik Tok c’è molto altro. Non solo la generazione dei social, del divertimento sfrenato senza pensare agli altri e al domani ma anche la generazione del buon senso, di chi capisce la difficile situazione che stiamo attraversando, di chi sa “cogliere l’attimo” anche con il distanziamento e con la mascherina.
Buon senso che ha portato Gigi D’Agostino ad annullare per il possibile affollamento del locale e le alte probabilità di contagio ad annullare il suo live. Una scelta abbastanza coraggiosa da cui tutti dovremmo prendere esempio, una scelta impopolare dettata dal buon senso. Cerchiamo di avere il coraggio di compiere, come Gigi, scelte impopolari che potrebbero letteralmente salvarci la vita.
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