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Luis Suárez: il Pistolero spara a salve in italiano
L’esame B1 di italiano del calciatore Luis Suárez per ottenere la cittadinanza si trasforma in un caso. Quali sono i motivi?

Nella giornata di ieri, martedì 22 settembre, è scoppiato un caos attorno all’attaccante uruguaiano del Barcellona Luis Suárez. Secondo quanto appreso dai media, è in corso un’inchiesta da parte della Guardia di Finanza di Perugia riguardo l’esame di certificazione B1 della lingua italiana sostenuto all’Università per Stranieri di Perugia dal “Pistolero” per ottenere la cittadinanza italiana che risulterebbe irregolare.
Il caso

Attraverso un’ordinanza, la Guardia di Finanza ha messo in luce che i punteggi e i risultati dell’esame di lingua italiana svolto da Suárez nell’ateneo perugino il 17 settembre scorso sarebbero stati già concordati prima dello svolgimento della prova stessa.
La Rettrice, il Direttore Generale e altre tre figure dell’ateneo risulterebbero indagate per i reati di falsità ideologica e di rivelazione di segreto d’ufficio a seguito di intercettazioni telefoniche. Per ora Suárez non sembra per ora, sulla lista degli indagati.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, i docenti erano al corrente della bassa scarsa conoscenza dell’italiano di Suàrez, e del suo livello paragonabile ad un A1, e non ad un B1:
“I verbi non li coniuga, parla all’infinito”
Le telefonate tra i professori dell’Università per Stranieri di Perugia, come scritto nel decreto firmato martedì 22 settembre scorso dalla procura umbra, risulterebbe siano state intercettate durante indagini relative ad un procedimento del febbraio 2020, che aveva coinvolto l’ateneo di Perugia.
La Juventus non sembra coinvolta
Il conseguimento dell’esame di lingua italiana sarebbe stato utile a Suárez per avviare un iter volto ad ottenere la cittadinanza italiana, e quindi poter giocare da cittadino comunitario in una squadra nel campionato italiano di calcio. La squadra in questione era la Juventus che per tutto il calciomercato estivo aveva visto in Dzeko prima e in poi Suárez il proprio centravanti ideale.
La Juventus è stata interessata al giocatore uruguaiano fino a martedì 15 settembre, giorno in cui la società torinese ha improvvisamente “mollato” Suárez, puntando sull’attaccante della Roma Džeko. La telenovela sulla scelta del nuovo 9 della Juve si è conclusa nella serata di martedì 22 settembre con l’annuncio a sorpresa dell’acquisto dell’attaccante Álvaro Morata proveniente da Madrid sponda Atlético.
Secondo alcune dichiarazioni emerse, il colonnello della Guardia di Finanza Selvaggio Sarri dichiara:
“La Juventus aveva organizzato l’esame di italiano, ma il club non è indagato.”
L’intervento della FIGC

Nella mattinata di mercoledì 23 settembre la Procura della Federcalcio ha aperto un’inchiesta sul caso Suàrez, chiedendo gli atti dell’indagine della Magistratura ordinaria di Perugia.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport:
“Credo che si stia esagerando. Lasciamo lavorare la Procura Federale, credo che si debba avere fiducia nel corso della giustizia sportiva.”
Lo stesso Presidente sdrammatizza scherzando su un episodio accaduto durante la partita Italia-Uruguay ai Mondiali del 2014 in Brasile, dove Suárez morde la spalla destra del difensore italiano Chiellini:
“Suárez è arrivato in Italia per completare il suo percorso di studio, visto che aveva cominciato a masticare l’italiano qualche anno fa. Chiellini ne sa qualcosa…”
I pezzi del puzzle relativi al caso Suárez sono numerosi e, secondo le ultimissime notizie, altrettanti sono mancanti.
Solo il tempo farà chiarezza sulla situazione che sta coinvolgendo il Pistolero, che a quanto sembra, sul campo “spara” segnando valanghe di gol, ma nella conoscenza dell’italiano sembra aver “sparato a salve”.
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