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I lumi nella notte italiana – Week News 045
I lumi ad Ercolano non si spegneranno perché la notte può essere lunga, ma la ragione, quella vera, resiste alle ore più buie. Buona Lettura!

Buonasera a tutti e buon inizio settimana, I lumi nella notte italiana sono sempre meno. Il buio di questo periodo non è una questione di ora che cambia, a proposito siamo passati all’ora solare garantendo 110 milioni di euro di risparmio per le famiglie italiane. Siamo tutti stanchi, come ieri nel suo discorso di presentazione dell’ennesimo DPCM ha confermato il premier Conte.
L’Italia, in special modo il Sud ora è avvolto in una patina di tristezza e di paura per un virus che è ritornato a numeri alti, che nonostante gli asintomatici quasi al 90 % in relazione ai nuovi positivi, fa sempre e deve fare sempre paura.
Sia chiaro, la paura è un sentimento umano non un modo di governare magari mostrando la lastra di un polmone di un giovane 37 enne così come fatto dal presidente De Luca, ma forse è anche l’unico dannato carburante dell’anima affinché si rispettino le regole basilari per dare respiro al nostro sistema sanitario nazionale.
Insomma, dove non arriva il coraggio di scegliere di essere rigorosi potrebbe arrivare la paura di dover scegliere tra morire di covid o morire perché non ci sono posti in reparto.
Questa tragedia per le regioni del Sud, quelle a sud dell’Arno, è una realtà che può accadere per decadenze strutturali di 30 anni, ma soprattutto per una mancanza di visione politica di un paese che ha scelto nella sua Costituzione di garantire l’assistenza sanitaria a tutti coloro che sono sul suolo italiano.
Sono stanco di scrivere di Covid ma purtroppo…

Vorrei essere chiaro con voi che da ormai 44 settimane mi seguite, scrivere del Covid ha stancato anche me e stanca ogni persona di buon senso che guarda il futuro come una sfida a fare meglio e non una sfida a “galleggiare” nell’eterna narrazione di un paese, l’Italia, che non ha speranze.
A proposito di Speranza, il ministro stavolta, le misure che sono state poste in essere ancora una volta sono tardive e alcune davvero non le comprendo. Chiudere oggi le palestre o piscine senza chiudere i campionati dilettantistici non ha senso, come chiudere cinema e teatri dove attraverso il distanziamento sociale e con i nuovi orari per la chiusura di attività la possibilità di assembramento o comunque di contagio è molto limitata.
Il paradosso della scuola

Capitolo a parte poi meritano la scuola, i concorsi e gli esami di abilitazione. La sordità e l’imbarazzo della scelta puramente ideologica della Ministra Azzolina su iniziare la scuola senza avere strutture e nemmeno un piano di emergenza predisposto sta esponendo di nuovo tutti gli studenti all’ennesimo anno scolastico dove sono le disuguaglianze a farla da padrone. Altro caso italiano, ma non per meriti, è il Ministro Bonafede che sta per condannare 25 mila aspiranti avvocati ad un esame antico, impossibile da fare durante una pandemia e profondamente ingiusto verso anni ed anni di studio.
Io voglio essere chiaro, per me la petizione lanciata da Italia Viva per la riapertura dei ristoranti, delle palestre, dei teatri e dei luoghi della cultura è sacrosanta. A proposito cliccate qui per firmarla.
Questo non perché sia una scelta di partito, ma perché non ha senso chiudere qualcosa.
Insomma la strada maestra sarebbe aumentare i posti letto, aumentare le terapie intensive e adottare un modello tedesco per la gestione della pandemia che riesca a coniugare l’aspetto sanitario da quello economico.
In Campania i contagi continuano a salire

Intanto, in Campania anche ieri sera il presidente De Luca ha ribadito che senza aiuti dello stato i piccoli imprenditori e le partite IVA campane saranno vittima dell’usura, della Camorra e di tutte quelle forze oscure che approfittano della crisi sanitaria, delle chiusure per speculare e per acquisire terreno in una terra da sempre in lotta contro l’illegalità. Incredibile, ma vero come l’analisi di Roberto Saviano e quello di Vincenzo de Luca da sempre in contrapposizione culturale e politica sia terribilmente simile.
Ad Ercolano, ormai i contagi sono 240 e non nascondo che abbiamo paura, qualcuno oggi con questo post che è chiaramente una fake news ha pensato di soffiare sull’ignoranza per spiegare la situazione.
Mi fa molto male sapere che ad Ercolano ci siano persone così, mi fa molto male che questa persona che l’ha condiviso sia un consigliere comunale. Uniamo le forze e stringiamoci al Sindaco Ciro Buonajuto che tramite una bella lettera insieme agli altri sindaci dei paesi vesuviani ha chiesto misure immediate al governo.
Vi ricordate quando tante volte abbiamo parlato dei giovani e della classe dirigente ?
Ecco se non si fa squadra tra noi giovani preparati questi sono i risultati.
Vi saluto con una speranza che è incarnata nel bellissimo discorso del presidente della Repubblica Francese, Emannuel Macron, che in occasione dei funerali di stato del prof. Paty ha ricordato che i lumi non si spegneranno. I lumi ad Ercolano non si spegneranno perché la notte può essere lunga, ma la ragione, quella vera, resiste alle ore più buie.
Un abbraccio,
Alfredo
Tazzina di caffè: questa settimana vi consiglio la serie di Netflix “Barbari” che racconta la storia della battaglia di Teutoburgo dove l’impero Romano fu fermato dalle tribù barbare della Germania.
La produzione della serie TV è ovviamente tedesca, ma è un’ottima narrazione dall’altro lato (quello dei barbari) che non capita spesso. Per chi è appassionato di storia romana è interessante.
Per le letture attendo con fibrillazione il nuovo romanzo di Roberto Saviano.
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