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Economia

Le tasse dei giganti del web e la rivoluzione commerciale

Amazon, Netflix, Google sono nomi quotidiani per noi ma sapete che queste e altre multinazionali sottraggono al fisco italiano 7,4 miliardi di euro?

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In un momento critico per il commercio che si fa “nel negozio sotto casa” a causa della pandemia globale, tutti noi ci siamo affidati almeno una volta alle multinazionali che molto spesso possiedono siti di e-commerce online, semplici, veloci e decisamente economici, ma qualcuno prova a spiegare la provenienza dell’economicità che offrono queste piattaforme.

Infatti, i giganti dell’e-commerce sono finiti nel mirino dell’ associazione di esperti fiscali Tax Justice Network (Tjn) la quale segnala da tempo le pratiche fiscali scorrette. Ovviamente anche l’Italia rientra in questi dati. L’associazione afferma che le multinazionali sottraggono al fisco italiano 7,4 miliardi di euro sostenendo che il nostro paese perde 10 miliardi di euro di gettito fiscale, tutto questo sostenuto dalla possibilità di nascondere miliardi nei paradisi fiscali.

Sicuramente sono dati che fanno riflettere, soprattutto se consideriamo uno studio Mediobanca il quale sostiene che il colosso Netflix avrebbe pagato al nostro paese solo 6 mila euro di tasse nel 2019.
Una cifra decisamente irrisoria se pensiamo al fatturato della nota piattaforma streaming, ma qualcuno sta già intervenendo come la Spagna che propone un progetto di Legge sulla “tassa Netflix” con l’obbligo di un contributo economico adeguato delle piattaforme online che operano in Spagna al cinema e alle serie televisive europee e nazionali.

La pandemia ha cambiato le abitudini di tutti noi e probabilmente dovremo abituarci ad una nuova idea del “fare acquisti”, i piccoli commercianti si affideranno sempre di più ai big dell’e-commerce, come accade già con piattaforme come Amazon. L’economia è in continua evoluzione e il Coronavirus ha sicuramente accelerato alcuni processi fondamentali, ma come reagiremo a questo cambiamento repentino nel nostro modo di fare acquisti?

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono nata a Brescia il 1 gennaio 1998 e studio Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Bergamo. Ho una una forte passione per la politica e l’attualità la quale mi ha permesso di partecipare alla conduzione di una trasmissione radio e di creare il podcast “Pensa Liberamente” assieme allo staff della Politica del Popolo (insomma, avrete capito che parlo molto). Una delle mie sfide più importanti è quella di stimolare i giovani a ragionare e non permettere a nessuno di farlo per loro.

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