Economia
Fondo Garanzia PMI: un aiuto alle imprese
Iniziamo questo 2021 con il fondo di garanzia delle PMI ma cos’è? Quali cambiamenti e novità sono state apportate?

Il Fondo Garanzia delle PMI è il protagonista dell’inizio di questo 2021. Il testo blindato della Legge di Bilancio contiene la proroga del Fondo fino al 30 giugno 2021, ma cerchiamo di capire cosa è il Fondo in questione e quali sono le novità per le PMI del Bel Paese.
Cos’è il fondo di garanzia per le PMI?

Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento istituito con Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) e operativo dal 2000. A inizio dicembre 2020, sono state effettuate quasi un milione e mezzo di domande e più di 115 miliardi di euro di finanziamenti erogati dal 17 marzo al 9 dicembre 2020, dati che sicuramente fanno riflettere sulle necessità attuali delle PMI, dovute sicuramente anche all’emergenza Coronavirus che ha colpito il nostro sistema economico e quello finanziario.
Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico vengono evidenziate le finalità del fondo.
Infatti si legge: “ la finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.”
Quali novità sono state introdotte?

Ora che abbiamo definito le finalità del fondo, vediamo alcune delle importanti novità che sono state introdotte. Il funzionamento delle erogazioni dei finanziamenti cambierà, subiranno delle conseguenze anche i finanziamenti fino a 30mila euro che saranno comunque garanti dal Fondo.
Inoltre, la durata massima dei finanziamenti concessi attraverso il Fondo viene prolungata da 10 a 15 anni. Il criterio di calcolo del tasso di interesse è caratterizzato da un tasso minimo chiamato “floor” il quale permette alle banche di non concedere prestiti con dei tassi negativi, questo rappresenterebbe un vero e proprio controsenso.
Le aziende destinatarie degli investimenti dovranno avere sede legale in Italia e svolgere in Italia le loro attività e i programmi di sviluppo futuri, questo rappresenta sicuramente un fattore positivo per l’economia del nostro paese.
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