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Cronaca

Crescono le proteste in piazza per l’arresto dell’oppositore di Putin

Continuano a crescere in Russia le proteste contro l’arresto illegittimo del principale oppositore di Putin appena tornato in patria, Aleksej Navalnyj.

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Questa settimana c’è stato il ritorno, dopo l’avvelenamento e le cure in Germania, di Aleksej Naval’nyj e della moglie in Russia. L’oppositore di Putin è stato arrestato appena atterrato all’aeroporto di Mosca e portato in carcere per 30 giorni dopo un processo sommario fatto in caserma.

I rappresentanti dei governi di tutto l’occidente si sono dichiarati tutti contro la detenzione forzata dell’attivista, anche il neo-eletto presidente USA Biden che, attraverso il suo consigliere per la sicurezza nazionale, ha dichiarato sull’accaduto: “Gli attacchi del Cremlino a Navalny non sono solo una violazione dei diritti umani ma anche un affronto al popolo russo che vuole che la propria voce sia ascoltata“.

I sostenitori del giornalista si sono infatti riversati nelle strade in manifestazioni in più di 80 città che hanno provocato più di 3000 arresti, nella pesante repressione del Cremlino.

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