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Cultura

Il Controcampo: Astrall Story, un film da record firmato ARFF

Un film che non ha uno o due registi ma oltre 25 che sfideranno il record mondiale. Un gruppo molto vario e promettente che darà vita ad un film unico nel suo genere.

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Durante il periodo in cui ho collaborato con Around International Film Festival (ARFF), ho avuto l’opportunità di scoprire un progetto veramente speciale in arrivo in questo 2021, la produzione di Astrall Story. Anche nel nuovo villaggio virtuale del festival sulla piattaforma Filmocracy, una statua invita partecipanti e cineasti a informarsi su questo progetto alquanto complesso. Il film è a dir poco peculiare nella sua forma, dato che non ha uno o due registi, ma si presenta come una joint venture fra vincitori volontari delle quattro edizioni di ARFF 2019: Barcellona, Parigi, Amsterdam e Berlino, oltre a nove registi che saranno aggiunti fra i finalisti e vincitori dell’edizione 2020 e oltre.

Con oltre 25 persone, fra registi aggiunti e i cineasti “di casa”, ARFF International aspira a rompere un record mondiale per maggior numero di registi per un solo film. Questi cineasti creano un gruppo incredibilmente vario al suo interno, non solo per i loro paesi di provenienza, ma anche per il loro uso del linguaggio cinematografico. Dal documentario alla narrativa, dai cortometraggi ai video musicali, tutti questi stili sono combinati in un progetto che vuole portare unità attraverso le distanze e nei differenti contesti.

Chi sono i cineasti coinvolti?

Questi sono i nomi di alcuni dei cineasti, che rappresentano tantissimi paesi da tutto il mondo, che sono già coinvolti in questo progetto colossale.

Nigel Mulligan (Irlanda)
Mirko Witzki (Germania)
Emilija Riviere (Lituania)
Carolina Rath (Austria, Germania)
Razan Hassan (Siria, Paesi Bassi)

Sena Tunalı (USA, Bulgaria, Turchia)
Bishara Shoukry (Egitto)
Mike Baran (Germania)
Frank Trei Hill (USA)
Virginia Bach (Francia)
Oumar Almahmoud Maiga (Mali)

Henriett Tunyogi (Ungheria)
Trent Hedayati & Sylvia Stankowski (Svezia e USA)
Frederick Bernas (Regno Unito)
Fırat Demir (Turchia)
Anuj Rawra (India)
Yiwen Cao (Cina)

Ma qual è quindi la premessa di questo progetto?

Tutto inizia da una semplice domanda: “Cosa vedresti nei tuoi sogni se fossi nato/a cieco/a?”. Per rispondere a questa domanda, ogni cineasta girerà individualmente il suo contributo a questa collaborazione con il proprio stile e la propria visione, utilizzando come collante la premessa e i quattro elementi della natura, un altro punto fondamentale nel progetto. Sicuramente qui ci troviamo davanti ad un territorio altamente inesplorato dal punto di vista della produzione cinematografica.

Tutti i cineasti sono coordinati attraverso dei “taglines” e “loglines” (ndr. frasi che indicano la trama o il tema) ideati da Around Films Collective, che ha la responsabilità di assicurare unità e intercomunicazione fra le parti individuali. Tramite un sistema basato su delle storyboards, i cineasti hanno tutti il loro ruolo da interpretare nella realizzazione di questo progetto. In particolare, ogni cineasta è connesso al tutto tramite il proprio segno naturale (acqua, aria, terra e fuoco).

Il calendario di produzione è anche organizzato in base ai cicli lunari, in un meccanismo in cui l’ideologia esoterica del film si mescola con il vero e proprio processo produttivo. L’obiettivo è quello di creare una connessione profonda con il pianeta su cui viviamo, un pianeta che oggi soffre a causa della divisione e dell’intervento umano. Una chiamata per riconnetterci alle nostre comuni radici di esseri umani. Proprio come il festival ARFF International, l’obiettivo di questo film è di creare una connessione tramite il comune amore per l’arte e la diversità culturale.

Il progetto ha subito dei ritardi a causa della pandemia in corso, ma i cineasti stanno ora lavorando ad una versione in cortometraggio, con l’obiettivo di proporlo come un lungometraggio collaborativo, e hanno in programma di incontrarsi per un evento su una nave a Parigi il prossimo giugno, per un momento di scambio e crescita.

Oltre ai cineasti e alla loro unicità, ARFF vorrebbe ringraziare coloro che hanno contribuito in modo fondamentale ad Astrall Story dal momento iniziale, fra cui:

Direttore artistico: Reelika Ramot, Supervisore di post produzione: Emre Küçükosman, Attrice e consulente: Katja Sallay, Web Developer: Göksel Hızlıkul, Attrice e compositrice: Drifa Hansen
Interviste: Anna Schweitzer & Karina Henseleit ed il Consulente alla sceneggiatura: Gürkan Aynacı.

Questo, nella mia personale opinione, è un progetto veramente innovativo, che sfida le capacità del mezzo e del linguaggio cinematografico che crediamo di conoscere come le nostre tasche. Porta al centro la fratellanza in quanto cineasti, e in quanto umani. Personalmente sono molto curiosa di seguire gli aggiornamenti in arrivo e vedere come questo progetto espanso riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi. Per sapere di più riguardo questo film, una scintilla di novità nell’industria cinematografica, potete seguire le pagine social della produzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Margaret Duggan, studentessa italoamericana classe '96, proveniente da Lecce. Laureata in Cinema e Televisione alla California State University Northridge a Los Angeles e studentessa magistrale di Cinema, Televisione e Produzione Multimediale a Bologna, ho lavorato a produzioni cinematografiche sia studentesche che professionali. Nel tempo libero mi piace andare in campeggio, nuotare, leggere, e ovviamente guardare film! Con la mia rubrica "Il Controcampo" vorrei mostrare ai miei lettori i lati meno conosciuti dell'industria del cinema. Insieme possiamo proiettarci nei teatri di posa, negli uffici di produzione, nei camerini degli attori, ed esplorare tutte le stanze della "fabbrica dei sogni"!

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