Musica
I Sensi Vietati: “Nel video del mio nuovo brano il bicchiere rappresenta l’amore dei protagonisti all’interno del drink”
“COCKTAIL” è il nuovo singolo della cantautrice Federica Rasicci, in arte I SENSI VIETATI che ci racconta la duplicità di un legame.
L’artista spiega a proposito del nuovo brano: «Oserei definire il mio brano come la continuità che risiede nell’interruzione; l’incontro scaturito inaspettatamente da una distanza o una miscela di alti e bassi colti nell’atto di comunicare. Quel che so dire con più certezza è che “Cocktail” prende le distanze dai miei lavori precedenti, non soltanto da un punto di vista tecnico ma soprattutto da quello progettuale».
La cantautrice parla di sé

Il mio progetto cantautoriale è nato nel 2018, inizialmente come duo, con un’altra ragazza che poi ha deciso di smettere di suonare, quindi poi ho portato avanti io questo progetto. Ho rilasciato il mio primo EP “Carbone” con il mio produttore Claudio Bollini nel 2019 e altri due singoli: “Spigoli” e “Sottosopra”. “COCKTAIL” è uscito il 25 gennaio di quest’anno: è un pezzo abbastanza diverso rispetto agli altri usciti prima. Abbiamo voluto dargli una “scossa dinamica” e un po’ più atmosfera spaziale con questi suoni retrò e un po’ vintage. Sicuramente ci sarà un altro singolo a breve che precederà un album, se la situazione ce lo permette.
- Nel tuo videoclip ufficiale “COCKTAIL”, diretto da Andrea D’Amico i due giovani protagonisti legati vicendevolmente si evitano e non dialogano fra loro incontrandosi alla fine del video senza parlarsi: perché questa scelta?
“Cocktail” riguarda un legame che da un lato è positivo e dall’altro può essere negativo, come ogni rapporto che abbiamo nelle nostre vite, quindi ho scelto di non far comunicare fra loro i due protagonisti, anche se in realtà sono sempre in contatto fra loro con l’immagine del bicchiere, che compare ogni tanto nel video. Il bicchiere con il cocktail idealmente rappresenta il loro legame, la loro unione, il loro amore all’interno del drink.
- Cosa ti ha spinto a intraprendere la carriera di cantautrice?
Questa è una bella domanda! Non so se in realtà mi ha spinto qualcosa, probabilmente questa propensione ce l’avevo dentro, era una cosa che ho sempre saputo e voluto di fare, però non avevo gli strumenti adatti per venire fuori. Poi è venuto da sé.
- A quali artisti ti ispiri e quali ti piacciono?
La musica la ascolto da quando sono piccolissima, penso che sia una delle mie uniche “fissazioni”. Di preciso non mi sono ispirata a nessun artista in particolare, ascolto un po’ di tutto: indie, rock e musica italiana, non mi soffermo mai su un genere solo, anzi mi piace cercarne di strani. Mi piace sentire cose nuove.

- I tuoi testi traggono spunto dalla tua vita, dalle tue vicende personali o anche da vicende di altre persone?
Sì, i miei testi traggono spunto sicuramente e inconsciamente a qualcosa di mio che non riconosco e non volontariamente tiro fuori. Tuttavia, per scrivere i miei brani mi sono ispirata anche a molte situazioni a me vicine: amici, parenti, persone a me vicine tutti i giorni.
- Come ti vedresti sul palco di Sanremo? Secondo te l’Ariston rimane un importante punto di riferimento per la musica italiana?
Sicuramente sì, è ancora un punto di riferimento per la musica italiana e per la musica in generale. È bello che quest’anno venga fatto il Festival, per dare spazio anche al mondo della musica che è stato soffocato, come è accaduto a tutti dalla situazione che stiamo vivendo. Non so come mi vedrei sul palco dell’Ariston onestamente, perché sarebbe un bel salto di qualità, suppongo prima ci vorrebbe tanta esperienza alle spalle. Mi piacerebbe molto parteciparci, questo sì!
- Tre qualità che ti rappresentano?
Gioia, perché mi ritengo una persona abbastanza solare ed estroversa. Grinta, perché mi piace mettermi in gioco e poi… Caparbietà!
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