Musica
Vincenzo Cairo: “Chi ascolta DIMMI si può immedesimare nella mia esperienza”
“DIMMI” è il nuovo singolo di VINCENZO CAIRO, uno studente di economia prestato alla musica che ha già superato il milione di fan su TikTok.
Dimmi è un pezzo che nasce da un sentimento vero scritto in sole due notti. L’intento iniziale era proprio quello di esprimere sotto forma di versi e melodia, tutto ciò che girava nella testa di Vincenzo in quelle notti in cui, travolto da miliardi di pensieri non riusciva a dormire.
Tutta la canzone è contraddistinta da toni malinconici ma che in un certo senso danno l’idea di aver superato tutto questo. È una malinconia felice, che guarda al passato quello che c’è stato, ma con la felicità di essere andati avanti.
Chi è Vincenzo Cairo?

Mi chiamo Vincenzo Cairo, ho vent’anni, vivo a Roma e sono uno studente di economia all’Università degli Studi Roma Tre. Mi piace condividere quello che faccio sui miei profili social. Su Instagram sono seguito da 330 mila follower e su TikTok oltre un milione. Ho da sempre avuto la passione per la musica, fin da bambino: sono cresciuto in un contesto “alla High School Musical” a casa mia, dove c’è da sempre qualcuno che canta o suona. Soltanto un anno fa ho avuto la possibilità di iniziare questo percorso discografico (Isola Degli Artisti / Artist First) e ora sono contento di andare avanti!
- Il tuo primo brano COME LO SPIEGHI parla di un’amore bello che sembra non aver fine, mentre l’ultimo singolo DIMMI parla di una relazione finita. Avevi già previsto di collegare questi due brani?
In realtà, no! Mi piace vedere però come i due brani si completino l’un l’altro, parlano entrambi dello stesso tema: l’amore. I due brani riescono a descriverlo a 360 gradi. Il primo racconta della parte bella dell’amore; il secondo, invece, parla della parte brutta, che purtroppo c’è in ogni cosa. Quindi la cosa non era voluta, diciamo che i due brani sono complementari.
- Pensi di cantare sempre canzoni d’amore in futuro?
La canzone d’amore in Italia e un “must”, se pensi alla musica italiana pensi alle canzoni d’amore. Vorrei un po’ distanziarmi da questo tema, non dico che non vorrei più affrontarlo, però approfondire anche altre tematiche sarebbe bello, assolutamente!
- Cosa ti piace trasmettere attraverso i tuoi brani e i social?
I miei brani sono molto personali, quasi autobiografici. Con la mia musica cerco di descrivere le mie situazioni. In particolare con “Dimmi” mi piaceva affrontare questo senso di solidarietà, cioè vedere come altre persone che avevano vissuto la mia stessa esperienza potessero rispecchiarsi nel testo e nelle parole della canzone.
Mi piace vedere come la gente riesce ad immedesimarsi in quello che scrivo. Con i social network cerco sempre di divertirmi facendo divertire. Secondo me la spontaneità premia sempre, specialmente quando fai vedere chi sei veramente e cosa fai.
- Parlando di temi come l’amore nelle tue canzoni la gente che ti ascolta si può riconoscere. Per te è importante che i testi delle tue canzoni siano facilmente comprensibili e che la gente si riconosca nelle tue canzoni o preferisci che i testi siano in parte o completamente da decifrare?
Mi piace vedere come ognuno dia il proprio significato, perché sono testi molto generali, però facili da comprendere, non criptati. Ad esempio in “Dimmi” c’è la frase <<Simo dice: “passerà”>>, magari la gente pensa “chi è Simone?”, però il senso è universale. L’idea è che un tuo amico ti conforti, che dica “va tutto bene”.
- Quali consigli daresti ai giovani artisti che si avvicinano alla musica e ai social?
All’inizio ero bloccato all’idea di iscrivermi a TikTok o di cominciare un percorso simile per la paura del giudizio degli altri. Un mio consiglio è, se si ha una passione e si ha la volontà di iscriversi ad un social, cominciare a portare determinati contenuti sui social e farlo indipendentemente dalle critiche che potrebbero arrivare, che, purtroppo, spesso e volentieri arrivano, perché quando ci si mette in mostra e ci si espone così tanto nei social ad un pubblico non vasto è normale che qualcuno faccia dei commenti negativi.

- Quali sono i tuoi progetti futuri?
L’8 marzo esce la mia nuova canzone “Questa Felicità”. Poi ho già qualche idea, ho già dei sentieri “tracciati nel mio cervello”, che devo vedere come si concretizzeranno, anche per quest’estate. Però non dico altro (ride – ndr).
- Ti sentiresti pronto a salire sul palco di Sanremo?
Salire sul palco di Sanremo è l’obiettivo di tutti i cantanti italiani. Sarebbe un sogno arrivarci. Se domani qualcuno mi dicesse <<domani sali sul palco di Sanremo>> non mi sentirei pronto. Però sarebbe un sogno e sto lavorando per arrivarci un giorno.
- Secondo te c’è un mix vincente per essere sul palco di Sanremo e colpire la giuria?
Secondo me non bisogna essere banali, ovviamente bisogna portare un progetto molto credibile: bisogna essere non troppo particolari semplici e non troppo banali comunicando al pubblico quel messaggio semplice ma allo stesso tempo che colpisce nel profondo.
- Se partecipassi a Sanremo cosa porteresti nella tua valigia?
Bella domanda! Mentre sto mangiando un cioccolatino, porterei la cartina di quel cioccolatino (ride – ndr). Magari porterei con me qualcosa che mi ricollega al momento che ho saputo di essere convocato a Sanremo, qualcosa di simbolico. Do molto valore anche alle cose più piccole.
- Quale artista ti è piaciuto di più di Sanremo 2021?
Fedez e Francesca Michielin mi sono piaciuti un sacco, anche la canzone di Random, mi è piaciuto anche l’esibizione di Valerio Lundini: io sono un fan di Lundini.
- Quale artista di Sanremo 2021 ti ha colpito particolarmente per la presenza scenica?
Assolutamente Achille Lauro! Mi aspettavo qualcosa da lui, è sempre molto appariscente, come anche nella prima serata, riesce sempre a sorprendere.
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