Cultura
Due vite, una sola passione: Cortázar e Keats fianco a fianco in un viaggio nella poesia
Nel libro “A passeggio con John Keats”, appena tradotto per Fazi Editore, lo scrittore argentino Julio Cortázar guida il lettore in un percorso conoscitivo intimo del grande poeta inglese John Keats, e attraverso esso mette a nudo anche la propria anima.

Prepararsi per un viaggio nel sublime. Non ci sono altre parole per descrivere le sensazioni che Julio Cortázar, scrittore e poeta argentino naturalizzato francese, dona ai lettori del libro A passeggio con John Keats, appena tradotto per Fazi Editore da Elisabetta Vaccaro e Barbara Turitto con le poesie affidate a Elido Fazi. Il titolo presenta l’anima e la sostanza dell’opera: il soggetto è John Keats, poeta inglese romantico di inizio Ottocento; la modalità conoscitiva che Cortázar utilizza è la passeggiata, un’azione che cela un’intimità cercata e voluta dello scrittore argentino con Keats e che caratterizza tutta l’opera. Julio continuamente dialoga con John, questo incontro avviene attraverso frammenti di poesie e sensazioni dell’animo, in una conversazione che solo l’arte poetica può rendere così viva e prossima.
Chi è il compagno di passeggio di Julio Cortázar

A passeggio con John Keats è probabilmente il lavoro più enigmatico di Julio Cortázar, scritto durante un periodo di solitudine dello scrittore a Buenos Aires all’inizio degli anni Cinquanta e pubblicato postumo, in memoria di uno dei poeti inglesi del periodo del Romanticismo più noti. John nasce a Londra nel 1795 da una famiglia modesta, viene indirizzato agli studi della medicina ma se ne allontana nel momento in cui capisce che la sua vera vocazione è la poesia. Legge voracemente un incredibile numero di autori, come Shakespeare e Edmund Spenser, due capisaldi della sua formazione; instaura un rapporto molto particolare con l’arte greca, la quale influenzerà profondamente la sua poesia.
La passione e il talento di questo giovane poeta saranno riconosciuti soltanto un secolo dopo la sua morte, avvenuta molto precocemente a Roma nel 1821 quando Keats non ha ancora compiuto ventisei anni, stroncato da una tubercolosi. Nonostante non abbia avuto nella sua vita una formazione classica al pari di quella dei suoi contemporanei Shelley e Byron, Keats è considerato ormai dai principali studiosi come uno dei più importanti poeti romantici inglesi.

FIANCO A FIANCO – Cortázar dedica molti anni allo studio della traduzione delle poesie di Keats in spagnolo. Da questo intenso lavoro nasce questo libro, A passeggio con John Keats: figurativamente può essere rappresentato come una vera e propria passeggiata con un uomo che lo scrittore argentino ha tanto amato e in cui si immedesima con un’intimità avvolgente. Una passeggiata che travalica il tempo e che presenta toni confidenziali e quieti, annullando la distanza spaziale e temporale tra questi due autori: il lettore si trova nella particolare situazione di poter “vedere” le loro figure fianco a fianco, i loro pensieri e le loro percezioni, pur appartenendo a secoli e a culture diverse.
L’OPERA – Il lavoro di Cortázar non è facilmente catalogato in uno dei classici canoni letterari, poiché può essere visto sia come un saggio, sia come un esercizio di critica ma anche come un romanzo: la storia di un uomo (l’autore) che, chiuso nella sua stanza all’ultimo piano di un palazzo di calle Lavalle a Buenos Aires, scrive di Keats notte dopo notte, perdendosi nei suoi pensieri, divagando, ricordando. Nel libro si ritrovano diversi luoghi dell’autore e di Keats, da Buenos Aires all’Italia, con le città di Roma, Siena, Napoli, Genova e Venezia. Il risultato finale porta a rendere l’esperienza di Cortázar un tutt’uno con quella di Keats, in un’osmosi di sensazioni ed immagini poetiche.
Lo scrittore argentino sembra voler delineare un proprio alter ego che condivide una certa idea della scrittura, della missione poetica e della vita. Cita le opere del poeta inglese, soprattutto Endimione, pubblicato nel 1818 e soggetto a dure critiche dopo la sua pubblicazione: Cortázar analizza i versi, li ispeziona con estrema attenzione, rivelando la sua fascinazione per i significati contenuti nei lavori di Keats. Oltre al pensiero, vi sono anche riferimenti alla breve ma travagliata vita del poeta romantico, come l’intenso e fondamentale rapporto che legò Keats con Fanny Brawne, relazione destinata a lasciare un segno indelebile in lettere e scritti del periodo.
L’importanza dei maestri

In conclusione, Julio Cortázar vuole lasciare una riflessione al lettore: per lui come per John Keats il ruolo dei maestri letterari è stato fondamentale. Per il John appena quindicenne, essi hanno consentito di fargli aprire gli occhi sulla sua reale vocazione, quella del poeta; per Julio, l’incontro con le opere di Keats gli ha permesso di riconoscersi in quelle sensazioni e in quei versi tanto densi di sentimento ed estasi poetica. Come a voler rammentare al lettore quanto sia importante trovare nella vita dei maestri, siano essi contemporanei o appartamenti ad un tempo passato, che possano far scoprire il sublime che risiede nell’animo umano.
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