Società
Una Pasqua in prima linea per tanti medici e operatori sanitari
In questa Pasqua non del tutto normale ma allo stesso tempo diversa da quella dell’anno scorso cerchiamo di essere solidali con medici e infermieri in prima linea per le vaccinazioni.

Prima una serie di minacce ai rappresentanti istituzionali, in primis il Ministro della Salute Roberto Speranza, poi attacchi fisici. Il portone della sede romana dell’Istituto Superiore di Sanità è stato dato alle fiamme e poi una molotov ha colpito un centro di vaccinazioni a Brescia.

La figura degli eroi in camice della prima fase diventa il nemico per le beceri menti che si trovano in disaccordo con la scienza. Delle azioni che rientrano il quella “lotta tra poveri” che la pandemia ha evidenziato e che gli animi instabili di questi momenti favoriscono, altro che “andrà tutto bene”.
Cerchiamo di essere solidali con medici ed infermieri, invece, fino alla fine di questa terribile situazione. Anche loro, insieme a molti lavoratori, quest’anno non si sono fermati a Pasqua aggiungendo al normale carico quello di continuare la vaccinazione, unica possibile resurrezione per il nostro paese. Bisogna, però, avere fede.
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