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Musica

Ianez: “Minerva l’ho scritto in una notte di insonnia totale: da tormento a canzone d’amore”

MINERVA è il nuovo singolo di Ianez, già disponibile dall’1 aprile su tutte le piattaforme digitali, è prodotto da Fabio Tumini per Satellite Records. Il nuovissimo brano scritto da Ianez è accompagnato dall’onirico videoclip ufficiale realizzato con la regia di Antonella Giuliano.

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Minerva, dea della saggezza, nasce da un mal di testa di Giove. Ianez utilizza la stessa metafora per descrivere un amore finito, una delusione e l’ossessione del ricordo, sentimenti raccontati nel suo nuovo singolo che prende il nome dall’omonima divinità.
Nell’onirico videoclip, che vede la regia di Antonella Giuliano, Arianna Giampietro è l’attrice che assieme a Ianez interpreta, in una trasposizione d’immagine, la poetica del brano e il suo significato.

Il brano racconta di una presenza che continua a vivere in un ambiente condiviso dove ogni cosa e ogni elemento rievoca attraverso le immagini “ciò che è stato” rendendo ancora più desolante l’epilogo della storia. MINERVA è un brano a suo modo dolce, semplice, una sirena di sottofondo a sottolineare l’assillante desiderio di provarci ancora perché forse sarebbe potuta andare meglio.
Si tratta di un un ricordo, ma è così intenso da risultare tangibile, un desiderio che dovrebbe sfociare nell’accettazione e rassegnazione, ma resa possibile solo se “Minerva, la mia Dea, esca dalla mia testa per liberarmi e permettermi di mettere un punto senza il quale non è possibile ricominciare”.

Ianez si presenta

Sono conosciuto artisticamente come Ianez, pseudonimo di Andrea Iannone, che è anche lo stesso nome dell’omonimo famoso motociclista. Siamo entrambi di Vasto, e per questo già da parecchi anni ho deciso di identificarmi diversamente, per non creare confusione, da questo deriva la scelta. Scrivo da tanti anni, nel 2018 ho scritto e pubblicato un romanzo dal titolo “Sette Foglie di Oleandro”, compongo i testi delle mie canzoni, sono cantautore.

La mia esperienza musicale è partita con le cover band, ma poi anche con inediti. L’incontro con Fabio Tumini, produttore, e Lorenzo D’Annunzio, bassista, ha reso possibile nel 2019 la nascita del progetto musicale Ianez, ed eccoci qua dal 2 aprile con il mio nuovo singolo Minerva che è in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme digitali.

  • Da quanto scrivi e fai musica? Da cosa nasce la tua passione per il mondo musicale?

Sono nell’ambiente musicale da più di vent’anni con diversi pseudonimi, ho collaborato in diverse band abbracciando generi musicali differenti.
Sono partito dal Metal, dal Black metal, per trovarmi poi in mondi diametralmente opposti, ho avuto una formazione Jazz e una formazione Pop e nel 2012 ho avuto una bella collaborazione con Gigi De Rienzo, bassista dei “Napoli Centrale” che ha lavorato anche con artisti come Pino Daniele, Bennato e molti altri.

E’ stato il percorso di ricerca di un’identità artistica mi ha portato a collaborare con Gigi De Rienzo che ha arrangiato il brano che ho scritto e cantato “Eri distratta”, uscito nel 2012 e diffuso nel circuito radiofonico nazionale.
All’epoca facevo parte della band abruzzese Renè Golconda.

Nel 2018 è uscito il mio romanzo “Sette Foglie di Oleandro” edito dalla casa editrice abruzzese Lupieditore, un testo catalogato nel genere “Noir gotico urbano metafisico” che ha ottenuto tanti consensi dalla critica e mi ha fatto ottenere importanti riconoscimenti. Prima di questo mio ultimo lavoro, MINERVA, ho pubblicato altri singoli.

  • Per chi ancora non ti conosce bene, possiamo raccontare ai lettori quali sono i brani del tuo percorso musicale pubblicati prima del nuovissimo singolo MINERVA?

Dopo le esperienze come frontman nelle diverse formazioni musicali, il mio progetto si è evoluto con il percorso da solista e l’uscita del singolo “Siamo stati noi”, un lavoro molto personale, intimo, carico di parole ricche di significato rafforzate dalle immagini del videoclip che accompagna il brano.

I successivi lavori sono caratterizzati da una linea più indie. Abbiamo pubblicato due brani, nel 2019 “Siamo Stati noi” e “Piscina” poi a marzo del 2020 “Figli delle sberle”.

In seguito il genere si è affinato ancora di più con l’uscita dello scorso anno del brano “Blu”, con un testo scritto e pensato da me, quindi da una mente maschile per il mondo femminile.
“Blu” esprime la condanna della violenza sulle donne, ed è accompagnato dal videoclip ufficiale realizzato con il prezioso contributo di Antonella Giuliano che per la realizzazione del progetto, ha avuto l’idea di pubblicare un’annuncio su Instagram per reclutare donne e ragazze che poi sarebbero diventate le protagoniste del video ufficiale del brano.

Antonella Giuliano, fotografa e videomaker professionista, per la realizzazione del video “Blu” ha curato la regia ed ogni dettaglio del progetto, inviando alle donne interessate a partecipare al video, il brano accompagnato da una clip guida utile come ispirazione, per una libera e personale interpretazione di emozioni e sensazioni derivate dall’ascolto della canzone.

Al progetto del video “Blu” hanno partecipato ragazze e donne di tutta Italia che si sono filmate con lo smartphone mentre si truccano davanti allo specchio.
Ne è uscito un lavoro molto bello, colorato e variegato che riporta un insieme di tanti volti di donne che con il brano “Blu” di sottofondo, ognuna a modo suo e con atteggiamenti ed espressioni diverse, hanno partecipato alla realizzazione di un videoclip molto colorato ed estremamente emozionante.

Dopo questo lavoro è uscito “New Black”, un brano con un testo più impegnativo come genere, descrive il degrado sociale e politico, ma con modalità e approccio che tende ad alleggerire il tema denso trattato nella canzone.
Il successivo lavoro pubblicato, MINERVA è un brano che considero leggero ed orecchiabile a livello di musicalità, anche se tratta una situazione vissuta a livello personale abbastanza drammatica, come può essere considerato l’abbandono e la fine di una storia d’amore.

  • Collegandomi a questo, il tuo progetto musicale prevede la scrittura di brani con testi che riguardano temi particolari?

Mi considero un po’ un cantastorie (sorride – ndr), mi guardo dentro e mi guardo attorno, e da lì nascono i miei brani, ognuno con la loro storia e collocazione.

  • C’è un fil rouge che collega ogni tuo lavoro all’altro, passato e futuro?

In riferimento al mio nuovo progetto musicale Ianez partito nel 2019, sto lavorando alla pubblicazione di altri brani che andranno ad inserirsi in un album che comprenderà anche quelli recentemente pubblicati.
I temi raccontati nei miei brani hanno un legame fra loro, poiché trattano due argomenti: il tema sociale e l’intimità.

  • Il testo del tuo brano nasce da una tua esperienza personale o trae spunto da vicende di altre persone?

Non nasce da un’esperienza personale, tratta un sentimento universale, quando termina una storia importante, si rischia di rimanere ancorati ad un sentimento senza però che ci sia più la persona affianco a noi. Liberarsi da questo sentimento è essenziale per andare avanti.

Il pezzo viene da una notte insonne, da un tormento diverso, che poi ho trasformato in una canzone d’amore. Quindi le fondamenta del testo del brano sono una notte di insonnia totale.

  • Nel brano i due interpreti della storia sono entrambi d’accordo di aver concluso la loro relazione?

Non ci ho mai pensato (sorride – ndr), dici che sia importante?
Posso dirti che nel brano e poi nel video, che declina la canzone, emerge la consapevolezza per la fine della storia, quindi non c’è una ricerca per tornare indietro, ci sono domande irrisolte come in tante storie, la certezza che si poteva fare meglio. Resta la speranza che si possa recuperare, anche se la presa di coscienza che la storia sia finita, penso sia percepibile.

  • La presenza di Minerva interpretata nel videoclip dall’attrice Arianna Giampietro simula bene il ruolo di presenza “non fisica” ma riferita al pensiero. Nel videoclip è interpretata in una trasposizione d’immagine, la poetica del brano e il suo significato. Hai scelto tu le dinamiche e il mood del video?

Ci siamo affidati alla creatività di Antonella Giuliano che riesce a trasformare in immagini quello che noi diciamo a parole e ci riesce perfettamente, per questo ci siamo affidati a lei e abbiamo seguito le sue idee.

Infatti, credo il video descriva benissimo l’ossessione che è descritta nel testo del brano, pur rimanendo comunque in un clima di leggerezza, poiché in MINERVA non vi è dramma, visto che di dramma ce n’è già abbastanza in giro, penso, almeno… Quindi la linea decisa per il videoclip e le idee messe in atto per realizzarlo, sono tutte di Antonella Giuliano, anche la scelta dell’attrice Arianna Giampietro. Prima di girare il video, con la regista, insieme ad Arianna abbiamo visto scrupolosamente ogni dettaglio del progetto.

  • Quali sono le caratteristiche che hanno portato alla scelta di Arianna Giampietro come interprete femminile del videoclip MINERVA?

Lei ha una bellezza eterea, la sua immagine comunica nel video la sensazione che cercavamo nell’interprete femminile del progetto, per questo è stata scelta.

  • Il motivo che ha portato a scegliere il Piccolo Circolo Garibaldino come location per il tuo video?

Anche per questo, la scelta è di Antonella Giuliano che ha un’attenzione particolare per ogni dettaglio, al fine di ottenere un risultato perfetto. Il Piccolo Circolo Garibaldino lo considero un punto fermo nel tempo.
La palazzina signorile di questo luogo incredibile attraversa diverse epoche, da quella romana, all’epoca rinascimentale, fino ad arrivare ai giorni nostri.
E’ stata oggetto di interventi rilevanti che hanno portato alla luce importanti dettagli e testimonianze storiche che la rendono interessante e bellissima.

L’idea da perseguire della regista per la realizzazione del video prevedeva un movimento visivo creato da luci psichedeliche da declinare come sottofondo in un ambiente storico e quindi, per questo, abbiamo scelto come location del video MINERVA, il Piccolo Circolo Garibaldino.

Il risultato è un videoclip dove traspare l’idea progettuale, caratterizzata da dettagli visibili in alcuni frame del video, inseriti in altri che si intravedono, contraddistinti da toni scuri, questo percepire ha dato luce ad un lavoro ben riuscito.

  • Con MINERVA hai scelto la collaborazione con Fabio Tumini e Lorenzo D’Annunzio: cosa vi ha accomunato?

Siamo amici da molto tempo, con Lorenzo D’Annunzio suonavamo insieme in una cover band, io voce, lui bassista e tra noi c’è sempre stato feeling professionale. Fabio Tumini ex chitarrista del gruppo Differenza che ha partecipato a Sanremo 2005, ha proseguito la carriera con sue produzioni in collaborazione con la Satellite Rec. ed è stato grazie ad un incontro insieme, dopo tempo, davanti ad una birra che abbiamo parlato di progetti e musica. Siamo andati a vedere il suo studio e abbiamo ascoltato qualcosa di suo e ce ne siamo innamorati subito.

Così abbiamo iniziato a collaborare insieme, arrivando ad avere una bella sinergia fra noi. Per rispondere a cosa ci accomuna fra noi, diciamo che il territorio musicale che sto esplorando con Fabio e Lorenzo è abbastanza nuovo per tutti e tre, abbiamo anime Rock.

MINERVA ci ha portato a lavorare mettendoci a tavolino per identificare suoni e caratteristiche musicali che potessero rendere originale il progetto in modo da differenziarlo da altri brani che ci sono in giro.

Abbiamo fatto una ricerca approfondita, ispirandoci a suoni di diverse epoche musicali, anni 80, anni 90 sino ad arrivare a stesure con ispirazioni ai suoni contemporanei.

  • Quanto conta il dress code, lo stylist, “trucco e parrucco”… come si dice nell’ambiente, per un’artista, per un’esibizione live, un videoclip?

I “contorni” sono importanti, quindi diciamo che senza arrivare a snaturarsi, ad un risultato pacchiano e poco credibile, credo sia importante entrare in un personaggio in linea con quello che sei, con ciò che stai dicendo e facendo.

  • Nell’ambito delle collaborazioni musicali, ti piacerebbe scrivere testi per altri artisti?

Certo, scriverei testi anche per altri artisti, mi piacerebbe tantissimo.

  • Ti piacerebbe collaborare con altri artisti a qualche pezzo, cantare ed esibirti insieme?

Sì, mi piacerebbe molto con artisti come la band Calibro 35 caratterizzati da un sound pazzesco e la band bolognese Lo Stato Sociale che mi piace molto per vari motivi fra i quali la loro intelligenza.

  • Quale artista ti piace del panorama italiano e internazionale, e perché?

Ti posso dire che mi piacciono tanti artisti italiani, per citarne alcuni, Silvestri, Lo Stato Sociale, i Coma Cose, mentre in ambito internazionale ti direi i Depeche Mode, classici dell’elettronica, i Royal Blood, ma non solo. Sono simpatizzante di tanti generi, ascolto e ho suonato molto anche il Jazz. Credo che per un regista, un cantante, un artista in generale, sia molto importante ascoltare generi diversi, per entrare in contatto con influenze e contaminazioni differenti, per le proprie creazioni.

  • Cosa ne pensi del panorama e mercato discografico nel quale ci troviamo oggi, anche in seguito alla pandemia?

L’ambiente e il mercato musicale italiano è variegato, pieno di belle cose, tuttavia la pandemia ha devastato già un settore delicato, che è quello della musica e dell’arte che vive di pubblico. Togliendolo, togli anima e motivazione.

Lo streaming è un “contentino” per non sparire, per continuare a suonare, per quello che si può. Credo che non ripartire determini una situazione pazzesca.

  • Il palco o gli eventi musicali ai quali vorresti esserci per esibire la tua voce e musica, Covid permettendo?

In questo momento parteciperei anche alla Fiera della Salsiccia suonerei! (ride – ndr) Dico questo per manifestare a voce alta il mio grande desiderio di poter suonare live con un pubblico davanti.
Con il progetto Ianez, nato a cavallo della pandemia, non ho avuto l’opportunità di salire sul palco a causa dell’emergenza sanitaria e delle misure contenitive collegate ad essa.

Ora un palco lo sogno tutte le notti. Il mio desiderio è quello che il progetto Ianez possa partire anche in questo senso, fra la gente, portandomi a cantare ed esibirmi sui palchi il prima possibile, fino ad arrivare agli scenari più importanti e prestigiosi, lo spero davvero!

  • Che rapporto hai con il mondo dei social?

Non capisco effettivamente quale sia il mio approccio con i social network, forse di amore-odio. Frequento l’ambiente dei social poiché ormai sono divenuti parte integrante della nostra vita. Li utilizzo con la consapevolezza dei limiti dai quali non sconfinare.

  • Cosa ne pensi della partecipazione degli artisti a programmi come i talent, parteciperesti?

Perché no?! Come per il discorso fatto per i social, il mondo va in questa direzione e per questo ti posso dire che parteciperei volentieri ad un programma di questo tipo.

  • Cosa ti aspetti dalle evoluzioni della tua carriera musicale, quali saranno i tuoi futuri passi e progetti?

Come anticipato prima, stiamo preparando un album, quindi la nostra concentrazione è focalizzata su questo, e sto iniziando anche a scrivere un nuovo romanzo. Poi, per rispondere alla domanda sui progetti futuri, mi rendo conto che davanti alla parola “futuro” percepisco di avere dei limiti, forse perché sento di essere pienamente nel presente e faccio fatica a proiettarmi nel futuro.

Tuttavia, posso dire che il progetto Ianez che stiamo portando avanti, sarà sviluppato con tutte le nostre forze, anche con l’obiettivo di farmi conoscere sempre di più, insieme al mio gruppo di lavoro.

©RIPRODUZIONE RISERVATA












Il mondo dello sport ed in particolare del calcio rappresenta una delle mie più grandi passioni, oltre al grande interesse e dedizione per le lingue, l’economia e le relazioni internazionali che attualmente approfondisco nelle mia città, Venezia. Scrivo articoli inerenti al panorama musicale, che amo e seguo con particolare interesse, ed in particolare, mi occupo della redazione di articoli sportivi con spiccato interesse per il mondo calcistico, ponendo uno sguardo alla salute e al benessere sociale ed economico del nostro paese e dell’intera umanità.

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