Cultura
Sotto la montagna, sopra la montagna: la fisica e l’arte si incontrano
Nel nuovo libro di Margherita Morgantin, edito Nottetempo, vediamo come nel luogo in cui si studiano le particelle elementari e i grandi misteri dell’universo, l’analisi scientifica finisce con l’intersecarsi a grandi quesiti filosofici.

Il nuovo libro dell’artista Margherita Morgantin, dell’editore Nottetempo, ha un titolo originale: “Sotto la montagna Sopra la montagna”. La montagna in questione è la catena montuosa del Gran Sasso, al di sotto del quale vi sono i Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare. In essi si studiano gli aspetti più particolari e misteriosi della materia, dalle particelle elementari all’energia oscura. Il libro è strutturato al suo interno con delle parti illustrate e delle parti scritte.
Un percorso interdisciplinare

Nell’opera di Morgantin, il mistico e il reale coesistono insieme, in un dialogo che avviene per immagini e citazioni. E quindi ecco che compare una sequenza illustrata del saluto al Sole, oppure una citazione del fisico austriaco Wolfgang Ernst Pauli, legata alle teorie di Jung in merito all’inconscio collettivo e all’idea di sincronicità. Sempre attraverso immagini e descrizioni viene anche toccato il tema della materia oscura, come parte dell’universo ancora non conosciuta ma che la sua interazione con la materia visibile ne rivela la sua esistenza.
In un passaggio del libro, attraverso le parole della filosofa della scienza Michela Massimi viene descritta anche l’importanza del principio di esclusione di Pauli, grazie al quale si ottiene la configurazione elettronica che sta alla base della classificazione degli elementi chimici nella tavola periodica di Mendeleev. C’è spazio anche per qualche curiosità, come l’esperimento CUORE, il metro cubo più freddo dell’universo: all’interno del più grande refrigeratore a diluizione mai costruito si trovano dei cristalli di ossido di tellurio, raffreddati ad una temperatura di pochi millikelvin sopra lo zero assoluto (-273,15 °C).
Le distese di materia oscura sono deserti di informazione a scala immensa che muovono la forma dell’universo.
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