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Economia

Dichiarazioni dei redditi 2020: su notai e commercialisti giù agricoltori, pescatori e allevatori

Com’è andata la dichiarazione dei redditi 2020? Le persone fisiche titolari di partita Iva che nel 2019 hanno presentato dichiarazione risultano essere ben 3,7 milioni in aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Ma non solo, andiamo insieme a vedere altri dati…

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Le persone fisiche titolari di partita Iva che nel 2019 hanno presentato dichiarazione risultano essere 3,7 milioni in aumento dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati del ministero dell’Economia nelle statistiche fiscali 2020, la platea di contribuenti è composta da imprenditori (33,7%), lavoratori autonomi (12,9%), agricoltori (6,4%), e quasi la metà (47%) ha preferito il regime di vantaggio o forfettario.

IN AUMENTO I FORFETTARI

Con l’amento del limite per ricavi/compensi del forfettario nella legge di Bilancio del 2019, sono aumentati i contribuenti che hanno scelto questo regime. Risultano aderenti al regime forfettario circa 1,6 milioni, di cui oltre 800mila hanno iniziato l’attività nel 2019. Il reddito imponibile è pari a circa 20 miliardi di euro, per un valore medio di 13.895 euro mentre l’imposta sostitutiva del 15% o 5% è stata pari a 2,5 miliardi di euro, per un valore medio che si attesta a 1.733 euro.

I NOTAI GUIDANO LA CLASSIFICA POI I COMMERCIALISTI

La categoria più ricca? I notai. Quella dei notai infatti è la categoria con il maggior importo medio dichiarato: 91.200 euro, in crescita di ben il 36,5%, rispetto ai 66.800 euro dell’anno precedente. A seguire, troviamo le attività professionali di consulenza. Tra queste ci sono anche i commercialisti, consulenti del lavoro e altri intermediari, che hanno denunciato redditi medi per 70.600 euro. Mille euro in meno, in media, per coloro che svolgono attività legate a professioni sanitarie.

IL REDDITO MEDIO DEI PROFESSIONISTI

Guardando i dati, il reddito medio d’impresa o di lavoro autonomo nel 2019 è pari a 38.340 euro (+7%): 37.500 euro per le persone fisiche (+13%), 45.650 euro per le società di persone (+1,4%) e 34.670 euro per le società di capitali ed enti, uinche in flessione (-1,6%). Spostando l’attenzione sull’attività economica esercitata, individuata per macrosettori, il reddito medio dichiarato più elevato si registra nel settore dei professionisti (65.620 euro), in aumento del 24%.

LA CATEGORIA DEL COMMERCIO

Entrando più nello specifico, tra le attività che rientrano nella categoria del commercio, in testa c’è quella legata all’ingrosso di macchinari e attrezzature con un reddito medio dichiarato che arriva a 54.500 euro. Restando sempre nello stesso ambito, gli ambulanti sono quelli che hanno il reddito medio dichiarato al Fisco più basso. Nel 2020, infatti, si ferma a 14.800 euro, seppure in crescita dell’11,8%.

PESCATORI, AGRICOLTORI E ALLEVATORI

Scorrendo verso il basso la classifica dei redditi dichiarati, la categoria “pesca, pescicoltura e servizi connessi” si ferma a quota 9.400 euro, ma mette a segno una crescita percentuale più elevata rispetto all’anno di imposta 2018 (118,2%). Guadagnano ancora meno gli agricoltori, con un importo medio dichiarato al Fisco pari a 9mila e 500 euro.

 Gli allevatori si fermano a 5mila e 100 euro e chiudono la classifica dei redditi medi dichiarati. Gli allevatori, infatti, esercitano l’attività meno remunerativa. È questo ciò che emerge dalle statistiche relative agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, alle dichiarazioni delle persone fisiche titolari di partita Iva e in base al reddito prevalente, trasmesse dai contribuenti nel 2020, quindi relative al periodo di imposta 2019. La classifica dei più ricchi l’ha stilata il Sole 24 Ore, attraverso un’analisi dei dati.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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