Cronaca
Obbligo Green Pass: tensioni a Milano
Dal 15 ottobre il Green Pass è diventato obbligatorio per accedere al posto di lavoro: Corteo non autorizzato di manifestanti No Green Pass a Milano e nella sede in Festa del Perdono dell’Università Statale di Milano.

Dal 15 ottobre è diventato obbligatorio il possesso del Green Pass per accedere al posto di lavoro e per frequentare le lezioni in presenza nelle università; le tensioni dei giorni scorsi, per cui restano in carcere Roberto Fiore e Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, già avevano anticipato che ci sarebbero state nuove proteste e manifestazioni.
Cosa dice l’ultimo Dpcm firmato dal premier?

Secondo il DPCM firmato dal Premier: “Oltre ai lavoratori dipendenti della singola amministrazione, sono soggetti all’obbligo i dipendenti delle imprese che hanno in appalto servizi di pulizia, ristorazione, manutenzione, corrieri, sono esclusi soltanto gli utenti”. Inoltre, si sottolinea che:”I soggetti in attesa di rilascio di valida certificazione verde potranno utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie private e pubbliche, farmacie, medici e pediatri.
“I soggetti sprovvisti di certificazione verde dovranno essere allontanati dal posto di lavoro, ciascun giorno di mancato servizio, fino alla esibizione del certificato verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche eventuali giornate festive o non lavorative. In nessun caso l’assenza del certificato comporta il licenziamento”. Chi non potrà vaccinarsi per motivi di salute potrà esibire un certificato rilasciato dalle strutture sanitarie precedentemente citate.
Le proteste a Milano

Come sospettato e temuto non sono mancate proteste e risentimenti, a Milano persino l’Universitá Statale, in sede Festa Del Perdono, è stata assediata da gruppi consistenti di protestanti No Green Pass e No Vax che sono irrotti all’interno dell’edificio occupando il cortile centrale muniti di striscioni e cartelli recitanti “giù le mani dal lavoro”, “no Green Pass”, rendendo difficoltoso se non togliendo agli altri studenti la possibilità di eseguire le lezioni come da programma.

Non sono mancate proteste anche al di fuori del perimetro universitario: striscioni in entrata e cori di fronte alle vie di accesso sono state solo un condimento per ciò che si è manifestato poi: intorno alle ore 18 Via Larga e successivamente Piazza Duomo sono diventate la passerella per una sfilata di uomini e donne in protesta contro il certificato verde.
Fischi, trombe, cartelli, assembramenti di persone per la quasi totalità sprovviste di mascherina hanno occupato le strade rendendo difficoltoso -e a tratti pericoloso, per il rischio di contagio e l’elevata carica virale a causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza Anti-COVID- a macchine e persone il passaggio. Inni alla libertà e “giù le mani dal lavoro” erano il sottofondo di questo corteo, non autorizzato e in scarso rispetto delle norme igienico-sanitarie, di proteste contro il Green Pass, dal quale però non sono emersi forti disagi.
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