Cittadini
Il DDL Zan é morto
Il ddl Zan buttato giù dalla proposta-tagliola di Lega e Fratelli d’Italia con 154 voti favorevoli e 131 contrari e voto segreto.

Il Senato ha approvato la tagliola sul disegno di legge, tenuto in pausa da mesi e riportato alla luce solo per venire definitivamente affossato. Con voto segreto, i favorevoli allo scrutinio sono stati 154, contrari 131 e gli astenuti sono ammontati a due. Sin dalla mattinata si era capito che il voto sarebbe stato segreto, a confermarlo era stata la presidente del Senato Elisabetta Casellati accogliendo le richieste di scrutinio segreto avanzate da Lega e Fratelli d’Italia.
All’approvazione della morte del DDL sono scroscianti gli applausi in aula, esclamazioni di gioia di fronte a dichiarazioni quali:”Volevate una legge che introduceva il reato di opinione” (Fratelli d’Italia), “sconfitta l’arroganza di Letta e dei Cinque Stelle, ora ripartiamo dalle proposte della Lega: combattere la discriminazione lasciando fuori i bambini, la libertà di educazione, la teoria gender e i reati di opinione.” (Matteo Salvini).
Che fine fa il testo di legge, ora?

Tornerà in commissione tra non prima di sei mesi, Zan dichiara:”Chi, per mesi, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il DDL è stato responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà.” Aveva chiesto a Casellati di non concedere il voto segreto poiché avrebbe potuto uccidere la Legge, e così è stato. Far passare la proposta di legge ora è più simile a un miraggio, le discussioni sul DDL sono state troncate dalla tagliola approvata dall’opposizione con una goliardica esultanza.
Enrico Letta, segretario del PD, il 26 ottobre aveva confermato il suo impegno nel voler far passare il disegno di legge, e sul “voto tagliola” chiesto da Lega (“non facciamo porcate“) e Fratelli d’Italia aveva lanciato un appello di “evitare di fare questo, che sarebbe uno schiaffo alla maggioranza della società italiana, che vuole una risposta sui temi di cui il DDL Zan risponde. Questa risposta la vogliono tutti i giovani.”
Il disegno di legge era stato approvato dalla Camera il 4 novembre 2020, e a distanza di un anno torna a punto di partenza. L’italia resta un Paese senza legge contro l’omotransfobia.
Tutti i voti contrari sono complici di suicidi, violenze, discriminazioni e ingiustizie che accadono ogni giorno nel territorio Italiano.
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