Musica
Né santo né eroe: Rino Gaetano visionario e precursore della storia Italiana
Il 1975 è l’anno della pubblicazione di uno dei più significativi inni alla vita che siano mai stati scritti: Ma il cielo è sempre più blu, autore Rino Gaetano

E’ il 1975. A Londra nasce il gruppo musicale Heavy metal Iroin Maiden; al Cairo si presentano i primi disordini dovuti al Carovita; in Gran Bretagna Charlie Chaplin viene nominato baronetto della Regina Elisabetta; in Vietnam le truppe americane abbandonano Saigon; il Mozambico cessa di essere una colonia portoghese e diventa uno Stato indipendente; i Queen pubblicano il singolo Bohemian Rhapsody e i Pink Floyd Wish you were here, il loro nono album.
In Italia è in carica il Governo Moro IV. Aldo Moro è il Presidente del Consiglio e Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano, Partito Socialdemocratico Italiano e Partito Repubblicano Italiano compongono la maggioranza. A Catanzaro inizia il terzo processo per la strage di Piazza Fontana; Confindustria e i sindacati firmano un accordo che adegua i salari all’inflazione; la maggiore età viene abbassata da 21 a 18 anni, dunque cambia anche l’età del voto; esce il primo film “Fantozzi” scritto da Paolo Villaggio e il costo della benzina è inferiore a 350 lire. Le elezioni amministrative e regionali segnano un forte avanzamento del Partito Comunista Italiano e a Castelnuovo del Garda viene inaugurato il parco divertimenti Gardaland. Il 1975 è l’anno in cui la Fiat sospende la produzione della 500 e in cui Pier Paolo Pasolini viene vigliaccamente ucciso ad Ostia.
L’importanza del cielo è sempre più blu
Il 1975, però, è anche l’anno della pubblicazione di uno dei più significativi inni alla vita che siano mai stati scritti: Ma il cielo è sempre più blu, autore Rino Gaetano. Rino Gaetano, calabrese ma cresciuto a Roma, si è reso protagonista di testi che, a distanza di anni, hanno smascherato e ridicolizzato teorie di Stato e complotti di guerra. Con la lungimiranza, o forse presunzione, di averli sempre proposti al pubblico sotto uno stile atipico, quasi buffonesco.
Disagiato, disadattato, solo, tormentato, Gaetano nel 1975, assieme alla casa discografica “It”, pubblica “Ma il cielo è sempre più blu”. La versione originale della canzone ha la durata di 8:23 minuti ed è stata divisa in due parti. Successivamente, intorno al 1988, viene inserita nell’album “Gianna e le altre…”.

La canzone fin da subito fa storcere il muso, al punto che viene inizialmente censurata per via di due frasi in particolare: “Chi tira le bombe, chi nasconde la mano” e “Chi canta Baglioni, chi rompe i coglioni”. Salvo poi essere ripresa, con l’omissione di suddette parti.
Il testo si basa su parallelismi, tutt’ora validi, che esprimono e mettono in risalto le contraddizioni e le disuguaglianze economiche e sociali della Nazione. Assume le forme di un inno alla vita. La sua voce ruvida e pungente, ironica e malinconica, contribuisce maggiormente ad acuire e a destabilizzare le coscienze.
All’interno di essa, come dicevamo prima, è possibile trovare alcune delle categorie su cui la nostra società si basa: chi vive in baracca e chi è assicurato, chi suda il salario e chi cambia la barca, chi ha crisi interiori e chi sogna i milioni, chi vive in Calabria e chi odia i terroni, chi beve un bicchiere ogni tanto e chi lo fa tutte le sere. La prerogativa però, nonostante tutto, è sempre una: il cielo è sempre più blu. E finché non cesserà d’esser così, ci sarà sempre speranza per tutti.
Il “suo sognare” è quello che dovremmo imitare

La sua è una concezione del mondo onesta, idilliaca. Forse anche utopica, se ragioniamo attraverso l’ottica a cui siamo stati abituati a pensare e a vedere. Il suo sognare questa realtà diversa, però, dovrebbe diventare la prerogativa di tutti noi. L’insegnamento che ha lasciato ai posteri non lascia spazio ad altre interpretazioni.
“Cantare per non vivere niente, per non vivere questo niente” disse in una delle sue ultime interviste.
Nascosto dietro i suoi testi leggeri e apparentemente venturosi, esiste un barlume di speranza che ci dovrebbe far riflettere. Un nuovo modo di guardare alla vita. Né santo, né eroe, Rino Gaetano lo si può considerare uno dei più grandi visionari e precursori che la storia italiana abbia mai avuto. Speranzoso di un mondo più giusto.
Grazie Rino, tu ci dai la possibilità di vivere un sogno.
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