Cronaca
A Genova intitolata una via a Gino Strada ma Lega e Fratelli d’Italia danno il peggio di sé
Il consiglio comunale di Genova, qualche settimana fa, ha votato per la proposta del Movimento 5 Stelle di intitolare una via o una piazza a Gino Strada.

Circa tre mesi fa, il 13 agosto 2021, moriva in Normandia Gino Strada. Il fondatore di Emergency che ha dedicato tutta la sua vita a rendere concreto il diritto alla cura, offrendole gratuitamente a chi ne aveva bisogno in Italia e nei posti più disperati del mondo.
Nonostante ci abbia lasciati da diverso tempo ormai, è riuscito a mettere nuovamente in risalto le problematiche della Nazione. Proprio come avveniva in ogni suo intervento, mirato e mai banale.
La ricostruzione dei fatti
Il consiglio comunale di Genova, qualche settimana fa, ha votato per la proposta del Movimento 5 Stelle di intitolare una via o una piazza a Gino Strada. La proposta, come riportato poi da alcuni esponenti pentastellati, è stata approvata. Ma, ancora una volta, come pare sia buon uso fare da quella parte del torrente, la destra, sotto i loghi di Lega (Nord, è sempre bene ricordarlo) e Fratelli d’Italia, ha dato il meglio del suo repertorio. Al momento di votare la mozione, passata poi con 21 voti favorevoli, i consiglieri della Lega si sono astenuti.
Quelli di Fratelli d’Italia, come se non bastasse, hanno invece lasciato l’aula. A rincarare la dose è stato il sindaco Marco Bucci (a capo di una coalizione di centro-destra composta da: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Direzione Italia, Lista Musso e dalla lista civica “Vince Genova” con esponenti della società civile e candidati di alternativa popolare), il quale ha anch’esso lasciato l’aula, non per motivi ideologici, a detta sua, ma per un presunto impegno irrinunciabile. Salvo poi ritornarci, quasi per coincidenza, a votazione terminata.
L’etica dietro la scelta
I due partiti, ancora una volta, hanno gettato una delle innumerevoli maschere. Hanno mostrato quelli che sono i loro veri principi, confermando il fastidio per una figura scomoda. Coalizione di destra che ha perso dunque un’altra occasione per dimostrare onestà intellettuale verso chi, nel bene o nel male, si è sempre prestato ai bisogni altrui e alla difesa degli ultimi.
Fuori da ogni logica politica, è bene sottolineare il valore etico e umano di una classe dirigente sempre più abietta e abominevole. Classe dirigente incapace di guardare al di là del proprio orticello.
Questa è una destra incapace di provare empatia, di riconoscere il valore di un gesto d’amore e di capire dove finisce l’ideologia politica e dove inizia la persona. E’ una destra pronta a passare sopra tutto e tutti, pur di dar seguito ai propri interessi.
E’ bene ricordarlo, sempre!
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