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Guerra a Kiev -Timothy Fadek Guerra a Kiev -Timothy Fadek

Mondo

Il racconto di una guerra nel cuore dell’Europa: 26/02/2022- cronache di un Presidente eroe

Continuano i combattimenti così come l’Unione Europea accelera con la discussione delle sanzioni: ecco il riassunto di un’altra giornata di guerra.

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L’avanzata delle truppe moscovite non si interrompe. Fallita la trattativa per la pace, il Cremlino annuncia l’impossibilità di negoziare l’Ucraina. Tuttavia, si può immaginare la forza e l’entità delle pretese con le quali la Russia si sia seduta al tavolo dei negoziati.

Un Presidente

Zelensky, il Presidente dell’Ucraina, ha manifestato la sua intenzione di lottare per Kiev. Lo ha fatto con delle modalità che potremmo definire “holliwoodiane”, ma non è un film, nonostante i suoi trascorsi da attore. È, invece, il coraggio di un uomo. Un uomo che ha sorpreso l’Occidente e il Cremlino. Volodymyr Zelensky, il primo uomo nella lista nera di Putin, fu eletto nel 2019 battendo, a sorpresa, Petro Poroshenko.

Non poco scetticismi suscitò la sua elezione data la sua estraneità dal circuito politico. Egli, infatti, era un comico e, in una serie di successo, interpretò un insegnante che, improvvisamente, divenne presidente. Zelensky, contro gli scetticismi, sta acquisendo la fama di eroe nelle ultime ore, rifiutando un “passaggio” degli Stati Uniti che volevano portarlo fuori Kiev affermando che le uniche cosa di cui ha bisogno l’Ucraina sono armi e sostegno dell’Occidente.

Draghi ha parlato con l’eroe ucraino ribadendo il sostegno dell’Italia al popolo ucraino. Chiarito quindi il disguido sulla mancata risposta di Zelensky al Presidente del Consiglio italiano. Parlando di eroi, saranno insigniti con un’onorificenza i soldati dell’isola dei Serpenti che hanno mandato a quel paese, tramite radio, il comando di una nave russa dopo che questa li aveva invitati ad arrendersi.

Uno sguardo al passato: la rivolta di piazza Maidan

FILE – In this file photo taken on Saturday, Feb. 8, 2014, pro-European Union activists stand in front of a barricade of their tent camp to anti-government protect it in downtown Kiev, Ukraine. (AP Photo/Sergei Chuzavkov, File)

Continuano le proteste nelle piazze più importanti del mondo per porre fine a questo spargimento di sangue. Numerose, seppur deboli, le proteste anche nelle piazze russe ove i dissidenti vengono arrestati. La protesta popolare è l’arma più efficace per combattere gli autocrati. Fu proprio una rivolta, la rivolta di piazza Maidan nel 2014, a scacciare da Kiev il presidente filorusso Viktor Janukovic.

Questa insurrezione popolare obbligò Janukovic alla fuga e, sulle premesse di tale rivolta, l’Ucraina chiese elezioni democratiche che portarono ad un graduale avvicinamento dell’Ucraina all’Europa anziché alla Russia. È proprio questa vicinanza dell’Ucraina all’Europa che crea tensioni e infastidisce Putin. Il presidente russo vuole l’Ucraina sotto l’influenza russa, un paese satellite come lo sono stati: Polonia, Ungheria, Germania Orientale… In sostanza degli Stati formalmente indipendenti ma, de facto, fortemente dipendenti dalle istituzioni russe.

La Cina e i suoi interessi

Si segue con interesse l’amicizia tra Russa e Cina. La Cina, infatti, si è astenuta sulla votazione di una risoluzione ONU contro la Russia. La Cina potrebbe compensare, infatti, i danni che le sanzioni Ue arrecherebbero all’economia russa. Lo stato asiatico potrebbe, inoltre, approfittare di questo immobilismo occidentale per armare l’esercito cinese e ordinargli di marciare su Taiwan per una Cina riunificata. La Russia, infatti, riconosce le pretese cinesi su Taiwan.

Criminale di guerra

Sul tavolo la possibilità di intentare un processo per crimini di guerra, da parte del Tribunale dell’Aia, nei confronti di Putin e i suoi collaboratori. Il procuratore capo della Corte penale internazionale con sede all’Aia, Karim Khan, ha ricordato alle parti in conflitto in Ucraina che sia Kiev che Mosca hanno accettato la giurisdizione del tribunale nel 2015 e che quindi ogni possibilecrimine di guerra, contro l’umanità o genocidio” commesso in questa fase di conflitto può essere oggetto di indagine da parte della corte. (Repubblica)

 Putin avrebbe ordinato il lancio di cellulari, giocattoli e oggetti di valore carichi di esplosivo. Una triste e codarda abitudine delle guerre.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Mi chiamo Angelo, sono campano e sono del 1998. Studio Giurisprudenza alla Federico II e sono un inguaribile lettore di quotidiani e libri di vario genere. Principalmente mi occupo di fornire una visione chiara e commentare le tematiche legate al diritto. Non mi dispiace approfondire casi di cronaca nera, criminalità organizzata, economia, politica estera e nazionale.

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