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Il racconto di una guerra nel cuore dell’Europa: 2/03/2022- l’università bombardata
E’ già passata una settimana dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina: ecco gli eventi più significativi del settimo giorno di guerra.
E’ già passata una settimana dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina e la situazione non sembra trovare alcuna soluzione: l’unica certezza è che di ora in ora aumenta lo spargimento di sangue che si accompagna ad ogni guerra e, secondo i dati ufficiali, il numero di civili ucraini morti avrebbe superato le 2.000 persone.
Nell’Ucraina in cui il tempo è ormai scandito da bombe e bombardamenti però non cessa la resistenza: come vi abbiamo raccontato, tanti sono gli ucraini che hanno imbracciato le armi per difendere il proprio Paese così come sono tanti coloro che, disarmati, cercano di fermare l’avanzata dell’esercito russo. La giornata di oggi che segna una settimana esatta dall’inizio dell’invasione è stata scandita da due avvenimenti: l’approvazione all’Onu della risoluzione che condanna l’invasione russa e il bombardamento dell’Università nazionale Karazin a Kharkiv.
Il bombardamento dell’università di Kharkiv

Ad annunciare il bombardamento della facoltà è stato lo stesso ateneo su Facebook che ha scritto:“Gli studenti della Facoltà di Economia e della Karazin School of Business studiano lì. Nessuno è stato ucciso o ferito. Fino a poco tempo fa i professori tenevano lezioni, pratiche e i migliori uomini d’affari condividevano esperienze, gli studenti imparavano a pensare in modo creativo e per la prima volta hanno espresso le idee delle loro prime startup.“
“Questo è un luogo dove studiavano futuri economisti, imprenditori e analisti, che sono la base della prosperità, prosperità del nostro paese e, di conseguenza, del mondo. E ora un altro attacco insidioso del nemico su un oggetto civile. All’università. Ma non possiamo essere spezzati! Ricostruiremo sicuramente il palazzo. Crediamo nella nostra vittoria, perché la verità è nostra, siamo sulla nostra terra!”.
Secondo le notizie circolate, sempre durante la mattinata, dopo il bombardamento dei paracadutisti russi avrebbero messo sotto assedio l’ospedale militare. Il tutto è avvenuto dopo il missile che ieri ha distrutto il palazzo del governo locale. Stando ai dati diffusi da Reuters, sarebbero almeno 21 le persone uccise e 112 ferite nei bombardamenti sulla città di Kharkiv.
La risoluzione dell’Onu

L’altro evento importante di oggi è la risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con 141 Paesi favorevoli, 5 i contrari, 35 gli astenuti. Bisogna sottolineare, così come per la votazione del Parlamento Europeo, il documento non ha un valore legalmente vincolante ma rimane politicamente significativo.
Nel testo si “deplora con la massima fermezza l’aggressione della Russia contro l’Ucraina”, si chiede che Mosca “cessi immediatamente l’uso della forza contro l’Ucraina e si astenga da ogni ulteriore minaccia illegale o uso della forza contro qualsiasi Stato membro” e che “ritiri immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue forze militari dal territorio ucraino entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti”. Si ribadisce poi che le Nazioni Unite stanno “condannando” la decisione di Putin di mettere in allerta le sue forze nucleari.
I soli cinque Paesi a votare contro la risoluzione oltre alla Russia sono: la Bielorussia, la Corea del Nord, la Siria e l’Eritrea mentre la Cina è tra i 35 Paesi che hanno deciso di astenersi.
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