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Il racconto di una guerra nel cuore dell’Europa: 7/03/2022 – niente di buono all’orizzonte
Dodicesimo giorno di guerra e non sembra esserci alcuna soluzione all’orizzonte: dalle dichiarazioni di Draghi alla lista dei “nemici della Russia.”
Dodicesimo giorno di guerra: tra poco saranno due settimane esatte dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina e la situazione invece di migliorare diventa di ora in ora sempre più catastrofica e drammatica. Mentre le forze militari del Cremlino circondano la capitale e, a tal proposito, sono 13 i morti per un attacco a un panificio nell’area di Makariv a ovest di Kiev, fuggire diventa sempre più complicato.
La famiglia che ieri è stata uccisa a colpi di mortaio mentre cercava di fuggire da Irpin purtroppo non è la prima e non sarà neanche l’ultima considerando le città violentante e sventrate da bombardamenti di un’intensità sempre maggiore. Nel frattempo si è arrivati anche al terzo round di colloqui dove il Cremlino ha garantito l’apertura dei corridoi umanitari che, come denuncia Kiev, “vanno verso Russia e Bielorussia” e ha promesso anche la “fine istantanea” delle ostilità se l’Ucraina accetterà le sue condizioni.
Zelensky e l’uccisione del sindaco di Gostomel

Il Presidente Zelensky, nelle ultime ore, ha chiesto nuovamente una No-fly zone sull’Ucraina, richiesta destinata a rimanere inascoltata, e ha ribadito come:“Stiamo combattendo una guerra che non abbiamo mai voluto, siamo costretti a uccidere” ripetendo ormai il suo consueto messaggio conclusivo per augurare “gloria all’Ucraina”.
Nel frattempo sul fronte ucraino è stato ucciso il sindaco di Gostomel, Yuri Illici Prylypko mentre cercava di soccorrere i feriti e distribuire cibo. “È morto da eroe, conserveremo di lui memoria e gratitudine eterna” scrive l’amministrazione cittadina in un post su Facebook.
Mario Draghi e la lista dei “nemici della Russia”

Il premier Draghi dopo l’incontro con la Presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, ha ribadito che:“L’Unione europea ha dato prova di straordinaria unità: siamo uniti nel condannare con forza l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e nel rispondere all’appello del presidente Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari e militari”.
Se da un lato si è mosso anche il Presidente americano Biden che ha programmato un colloquio con Macron, Scholz e Johnson, dall’altro il segretario di Stato, Antony Blinken, ha confermato che la Nato è pronta ad affrontare ogni genere di minaccia. Proprio quest’ultima ha anche attivato per la prima volta la Responce Force sul fianco orientale dell’alleanza e dopo l’autorizzazione di questa mattina del premier ungherese Victor Orban, nella parte occidentale dell’Ungheria arriverà l’ennesimo contingente.
In risposta Mosca ha stilato l’elenco dei Paesi considerati “nemici della Russia” e tra questi compaiono tutte le nazioni, dall’Italia agli Stati Uniti passando persino per Andorra e San Marino, che hanno adottato delle sanzioni nei confronti del governo di Putin.
La guerra virtuale

Da Kiev il vice primo ministro Mikhalio Fedorov spinge le aziende big tech, ovvero i grandi gruppi come Facebook, Amazon, Google, Apple, a interrompere ogni legame con la Russia e a boicottare ogni business con Mosca. Un’azione che viene portata avanti grazie al suo personale esercito di hacker “IT Army”: sempre più aziende, da Samsung a Nvidia, rompono i propri rapporti con l’economia russa.
Dall’altro lato Anonymus sta continuando la sua guerra cybernetica contro la Russia: diversi i canali televisivi manomessi, da Rossya 24 a Moscow 24, passando da Channel One a due servizi streaming. Anonymous fa sapere, tra l’altro, che durante le azioni di boicottaggio sono state trasmesse sulle reti russe immagini della guerra in corso a Kiev e nelle altre città ucraine.
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