Cultura
La malattia del corpo, la malattia dell’anima. Una disperata vitalità nella storia di Giorgio tra New York e l’Italia
Il libro di Giorgio Van Straten racconta un tormento interiore che si manifesta nella paura di invecchiare ed ammalarsi. Una vita tra l’Italia e New York che fa riflettere sul tempo che passa e i rimpianti che affiorano.

Non è facile accettare di stare invecchiando. Lo sa bene Giorgio, agente letterario e scrittore, protagonista del libro “Una disperata vitalità”, scritto da Giorgio Van Straten e pubblicato dalla casa editrice HarperCollins. Sembra non essere un caso che il nome del protagonista coincida con quello dell’autore, considerando che all’inizio del libro viene detto che molti dei personaggi dell’opera sono ispirati a persone reali; potrebbe quindi esserci un’immedesimazione dello scrittore con il suo personaggio.
La storia è ambientata tra New York e l‘Italia, la città in cui Giorgio ha scelto di vivere e il suo paese natale. Nel mezzo, l’oceano e tanti ricordi. Nello sviluppo del racconto, il lettore verrà guidato nella conoscenza delle persone e delle esperienze che hanno accompagnato il protagonista nel corso degli anni, con un punto di vista interno: le sue emozioni e le sue sensazioni verranno condivise con chi legge senza filtri, in tutta la loro visceralità.
La paura di invecchiare
Il romanzo porta il lettore alla conoscenza del protagonista in un’età particolare, quella a ridosso dei sessant’anni, e le prime due righe di apertura fanno già capire perché questa età sia così significativa per lui: “Seduto sulla tazza del gabinetto, Giorgio cercava di ricostruire mentalmente l’elenco completo dei suoi malanni fisici”. Anche il titolo scelto per l’apertura del primo capitolo dell’opera è abbastanza significativo: “L’elenco delle malattie”. Questo elemento degli acciacchi fisici, reali o presunti, sarà un continuum nel corso del romanzo, andando a descrivere uno degli aspetti che caratterizzano i tormenti di Giorgio: la paura di invecchiare.
TRA PASSATO E PRESENTE – Sarà proprio l’elemento della malattia a spingere Giorgio a tornare in Italia dopo diverso tempo passato a New York per motivi di lavoro, per poter incontrare il suo psichiatra di fiducia Andrea. Lo farà in un momento particolare, a ridosso delle elezioni politiche del 2018, con il trionfo dei partiti antisistema. Avrà l’occasione di vivere i momenti dello spoglio dei voti con i suoi amici storici a Firenze, l’ultima città italiana dove era stato residente. Nel capoluogo toscano vive anche Francesca, la sua ex moglie da cui ha avuto una figlia, Giulia. Sarà proprio il nuovo incontro con Francesca a far smuovere qualcosa nell’animo di Giorgio e a fargli mettere in discussione la vita che aveva scelto di condurre a New York.

IN CERCA DI UN POSTO NEL MONDO – E così Giorgio, improvvisamente, si trova a nutrire dubbi sulla sua permanenza a New York; il legame originale con Francesca sembra non sia svanito e, anzi, pare tornare a bussare alla sua porta con più forza. Questo dubbio, unito all’elemento dell’età che avanza inesorabile, lo porterà a riflettere su ciò che ha avuto, su ciò che ha perso e su ciò che vorrebbe avere. Tra vecchie amicizie, nuove relazioni e una disperata vitalità.
Lo stile di scrittura è semplice e scorrevole, i numerosi dialoghi consentono al lettore di immergersi all’interno della scena sentendo al tempo stesso i pensieri di Giorgio, le sue insicurezze. L’opera focalizza molto la sua narrazione attraverso i pensieri del protagonista: tutto viene raccontato attraverso i suoi occhi, e tutti gli altri personaggi che vengono presentati passano attraverso il filtro di percezione di Giorgio. Il risultato finale è un romanzo che porta a far conoscere nell’intimo l’animo turbato di un uomo di mezza età, ancora in cerca di un punto fermo nella sua vita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca3 anni ago
Da cameriere a camerata: il ristorante che serve fascismo
-
Cronaca3 anni ago
Sessismo e violenza nei social: il degrado che respirano le donne
-
Cittadini3 anni ago
Gorgia, per intendere e comprendere la morale
-
Cittadini3 anni ago
Maxiprocesso: le persone e le storie. Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi
-
Società3 anni ago
L’incomprensibile discorso di Diletta Leotta a Sanremo
-
Cittadini3 anni ago
Caro Pillon, tieni giù le mani dai bambini
-
Politica3 anni ago
L’on. Zan:” Invece che approvare la legge contro la discriminazione si continuano a proferire frasi omofobe e razziste”
-
Cittadini3 anni ago
Non possiamo sprecare altro tempo